Fiumicino, hub campione di ritardi

Se il vostro volo è in partenza da Fiumicino allora prendetevela pure comoda. Uscite di casa cinque minuti dopo, metteteci cinque minuti di più ad arrivare in aeroporto, così vi godete il tragitto, gustatevi un altro caffè, e sono altri cinque minuti, e perdetene ancora cinque in giro per i Duty Free. Insomma, fate con calma, perché secondo i dati forniti da Eurocontrol, l’organizzazione europea per la sicurezza del traffico aereo, questa estate lo scalo romano è quello che nell’Ue ha fatto registrare i maggiori ritardi nelle partenze. In media, infatti, al Leonardo Da Vinci gli aerei decollano 20,8 minuti dopo l’ora prestabilita. A incidere negativamente su Adr sarebbe la nuova Alitalia: da quanto rilevato, solo un volo su due partirebbe in orario. Al confronto, le altre compagnie sono di una puntualità svizzera. Nel loro caso, infatti, i voli che decollano in ritardo sono una minoranza, appena il 30 per cento.
Così, mentre a livello europeo la situazione è lievemente migliorata rispetto al 2008, con una media di tutto rispetto pari complessivamente a 10,4 minuti di ritardo, Fiumicino si aggiudica la maglia nera. Peggio dell’aeroporto cipriota di Larnaca e di quello greco di Rodi, che nella sgradita classifica vengono subito dopo di noi. Seguiti a ruota dallo scalo di (ma allora è un vizio?) Ciampino. Tutti aeroporti minori, questi ultimi. Quelli più conosciuti, altrimenti, figurano in basso al ranking: al nono posto c’è il Jfk di New York (con una media di 17,2 minuti di ritardo), all’undicesimo Istanbul (15,7 minuti) e al dodicesimo Heathrow (fermo a 15,1 minuti).
Sempre a Fiumicino, i voli a rilento sono innanzitutto quelli per Torino (si parte 25 minuti dopo), Palermo (24,8 minuti in media di ritardo) e Milano Malpensa (24,6). Nella lista nera delle tratte meno puntuali d’Europa anche Fiumicino-Atene (al sesto posto), Fiumicino-Catania (in decima posizione), Fiumicino-Venezia (diciassettesima) e Torino-Fiumicino (ventesima). Un bel bottino, non c’è che dire. Unico sospiro di sollievo, la rotta Parigi-Istanbul, con partenza dallo Charles de Gaulle, che a conti fatti è quella che ha messo a segno il peggior dato europeo in assoluto: in media qui sono 25,2 i minuti di ritardo.
I problemi però non sono finiti e riguardano anche la riconsegna dei bagagli. Che, secondo il direttore aeroportuale Enac di Roma Vitaliano Turra, è l’autentico tallone d’Achille dei servizi di terra targati Alitalia: «L’azienda sta lavorando sodo, ma il problema rimane». Il mancato rispetto dei requisiti minimi previsti dalla Carta dei diritti del passeggero ha portato proprio l’Enac a sanzionare per ben tre volte la compagnia di bandiera. Ma l’ente sta esaminando altri casi ancora. E se a giugno la questione aveva riguardato il 40 per cento dei voli in arrivo del duo Alitalia-Air One, ad agosto il dato è peggiorato attestandosi intorno al 50 per cento. «Servono norme più efficaci», così il commissario Ue ai trasporti Antonio Tajani.
Le cose, fortunatamente, vanno meglio per quel che concerne i ritardi all’arrivo. L’aeroporto romano è al quindicesimo posto. Tanto per avere un metro di paragone, Torino è al dodicesimo, Napoli al sedicesimo, Ciampino al ventesimo. Una buona notizia per chi, una volta in viaggio, dopo un po’ ha fretta di tornare.

Mentre per quanto riguarda le rotte più trafficate d’Europa, sul terzo scalino del podio s’insedia la Linate-Fiumicino. Davanti c’è la Barcellona-Madrid, battutissima, e poi la Tolosa-Parigi. Molto gettonate anche la Palermo-Roma, in diciassettesima posizione, e la Catania-Roma, al diciannovesimo posto.

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