Il flop di Woodcock sui Savoia? Un milione in fumo

E ora, di fronte cifre del genere, si possono solo fare stime. Quanto detto ieri alla Camera dal sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, in risposta all’interrogazione del deputato Pdl Manlio Contento, ha squarciato il velo che solitamente copre le spese delle procure. Ieri il Parlamento e l’Italia intera hanno potuto infatti scoprire che il pm Henry John Woodcock (nella foto) per indagare Vittorio Emanuele di Savoia e altre cinque persone (che sono andati a giudizio con accuse che andavano dalla concussione all’associazione a delinquere) ha speso oltre un milione di euro. Per la precisione 1.063.983 euro. Tanto è costata a quella giustizia che piange miseria l’inchiesta del procuratore fan delle intercettazioni. Inchiesta che se da un lato ha potuto godere dell’attenzione dei media, dall’altro non ha avuto molta fortuna davanti alla corte, che ha così ribattuto al costoso impianto accusatorio di origine woodcockiana: «Il fatto non sussiste». Ora, dicevamo, possiamo solo fare stime dei danni che le avventurose inchieste del procuratore hanno arrecato alle casse pubbliche. Perché, ha spiegato Caliendo, quello su Vittorio Emanuele era solo un troncone di una inchiesta che ne comprendeva altri quattro.

Per esempio la vicenda di Fabrizio Corona, un altro best-seller mediatico di Woodcock, ha dato origine a sette procedimenti distinti. «Quindi - sottolinea Caliendo - è molto difficile determinare i costi delle varie inchieste». Si possono solo fare delle stime. Se si trova il coraggio...

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