da Verona
Gigi DAlessio non ha certo paura dei mostri sacri. Il cantante napoletano non si intimidisce davanti al premio Nobel Dario Fo. Lattore avrebbe dovuto esibirsi allArena di Verona il 25 settembre, ma il suo Mistero buffo è stato sostituito dal concerto del cantante napoletano.
«Boicottato e scacciato dalle canzonette», si lamenta Fo, che se la prende col sindaco di Verona, di centrosinistra. In realtà, tutto nasce dai vincoli che la Sovrintendenza impone alle serate musicali «extra-lirica»: dopo un lungo tira-e-molla, la quota era stata fissata a 14. Quattro serate, a giugno, erano andate per il rock, ne restavano nove, spartite tra i vari promoter. Quello di Fo aveva già altri artisti in cartellone e ha ceduto la data del 25 settembre al promoter di DAlessio, che aveva chiesto proprio e solo quella serata. Non una manovra per togliere voce a Fo, quindi, ma un pasticcio burocratico. Lartista tuttavia è stato subito pronto a gridare alla censura. «Tagliarci fuori è un atto politicamente gravissimo, soprattutto da parte di una giunta di centrosinistra» dichiarava ancora ieri al quotidiano LArena nonostante la controfferta dellaltrettanto prestigiosa sede del Teatro Romano.
Molto più tranquillo DAlessio, che sulle prime ha deciso di lasciare il posto al blasonato istrione, poi ha fatto marcia indietro dichiarando: «Sono costretto a confermare il mio concerto del 25 settembre allArena; in queste ore ho ricevuto migliaia di e-mail di fan che protestano vivacemente per leventualità dellannullamento dello show». Insomma, le canzoncine neomelodiche battono a furor di popolo le sferzanti battute di Fo.
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