Cronache

Da un immigrato urla e pugni: aggrediti poliziotti e passanti

Il video dell’immigrato che dà in escandescenze tra i passanti impauriti

Da un immigrato urla e pugni: aggrediti poliziotti e passanti

Scene da panico a Savona. Lo scorso 4 giugno, in pieno centro, un migrante dà in escandescenza tra i passanti impauriti e grida ad alta voce "Vaffanculo!" con fare minaccioso contro il conducente di un compattatore dell’Ata, l’azienda che si occupa del servizio di igiene urbana (guarda il video). La situazione trascende quando interviene un passante contro il quale il senegalese si mette a sputare. Volano, quindi, calci e cazzotti. Piazza Diaz diventa un ring. La rissa ha fatto accorrere le forze dell'ordine che, mentre cercavano di mettergli le manette ai polsi, sono state a loro volta aggredite dal giovane immigrato con calci e pugni. Uno dei poliziotti è rimasto, quindi, ferito a un occhio.

Il video delle violenze ha subiro fatto il giro del web. Numerosi i commenti di rabbia per le immagini, ma le critiche maggiori tra i commenti dei social ricadono contro il minstro dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, che qualche settimane, annunciando l'accordo raggiunto per la regolarizzazione dei migranti, aveva a stento trattenuto le lacrime. “Per qualcuno può essere un punto secondario, per me, per la mia storia è un punto fondamentale - aveva detto, in quell'occasione, la ministra renziana - da oggi gli invisibili saranno meno invisibili. Da oggi vince lo Stato perché è più forte della criminalità e del caporalato”.

Ci sarà anche questo signore tra i 600mila migranti per i quali si effettuerà la sanatoria?”. È la domanda che riecheggia dai social. “Sanatoria avanti tutta”. “Bellanova complimenti” è la rabbia che i social fotografano attraversano il video. Da Savona sino a Lampedusa e la rabbia da parte dei cittadini non cambia.

Proprio a Lampedusa il comitato spontaneo cittadino, guidato da Attilio Lucia e Giacomo Sperlazzo, ha indetto una consultazione popolare sul tema delle migrazioni. Il referendum ha come obiettivo quello di dare voce alla reale opinione degli abitanti di Lampedusa, visto che più volte è stato negato un confronto con le istituzioni locali all’interno delle sedi di rappresentanza democratica dell’isola.

Le operazioni di voto hanno avuto inizio domenica scorsa (14 giugno ndr) in piazza e, si protrarranno fino a domenica prossima 21 giugno.

Già al primo giorno sono stati tanti i cittadini che si sono recati alle urne.

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