Andrea Acquarone
Forse un record: cinque incidenti nel giro di sessanta chilometri, altrettante auto rapinate e più o meno distrutte, una ventina di persone spedite al pronto soccorso con traumi ed ecchimosi varie. Col corollario di un sequestro di persona. Tutto nel giro di unora.
Non cè che dire, le «spensierate» vacanze italiane dello svizzero R.F, 24 anni non avrebbero potuto cominciare (e si spera finire) peggio. È la A/1, lautostrada che porta verso la trasgressione della Riviera Romagnola, il teatro della sequenza da incubo alla quale ieri mattina hanno assistito, e non solo da spettatori, centinaia di automobilisti. Gente che partiva per le vacanze, famiglie al completo pigiate tra valigie e materassini, il traffico caotico dellinizio week end accompagnato dal primo grande esodo destate. Sole torrido, quasi quaranta gradi sullasfalto, macchine diligentemente incolonnate a velocità ridotta (non fosse altro che per schivare gli autovelox) ed ecco, insospettabile come la sua targa elvetica del Canton Ticino, arrivare lui. Il suo «bolide» è una Fiesta. Non darebbe nemmeno nellocchio se non fosse per la velocità e le traiettorie ardite. La maggior parte del traffico si scansa, qualcuno impreca dal finestrino ma, si sa sa, fuori confine agli svizzeri piace correre. Non hanno punti da farsi scippare qui da noi.
Siamo sul tratto che da Parma va Bologna, chilometro 107, ore dieci circa, quando sullAutosole si rivivono in presa diretta le sequenze di un thriller. Qui la Ford Fiesta, ingaggia il primo scontro. Lo svizzero, a quanto pare obnubilato da qualche spinello di troppo, va addosso a un altro veicolo, lauto non è in condizioni di ripartire. Lui cosa fa? Scappa e si mette a correre fino all'area di servizio San Martino. Ma non per chiedere soccorso. Qui, stile gangster, aggredisce un automobilista e lo rapina della sua potente Bmw Z3. Gli strappa le chiavi e innesta la prima.
Lallarme nel frattempo è scattato. Un paio di pattuglie della polizia lo intercettano qualche chilometro più avanti. Il pirata però non sarrende. Tuttaltro, anche se dal cielo lo sorveglia un elicottero decollato apposta da Bologna. Tra le stazioni di Modena Nord e Modena sud nuovo incidente. Ma ancora una volta non basta a farlo desistere. Pur di proseguire la sua folle corsa verso il mare il ticinese si impossessa di una Lancia Lybra, una delle auto rimaste coinvolte nell'impatto. Il dramma si fa serio: a bordo cè una bimba legata al seggiolone sul sedile posteriore. Ha due anni, è svizzera anche lei. Strani intrecci del destino, sta andando in vacanza con la famiglia. Lui, incensurato pazzoide, nemmeno se ne accorge. Sale sulla macchina, mentre i genitori della piccina scesi a controllare i danni, lo guardano impotenti, e riparte a tutto gas. Qualche decina di metri dopo, lennesimo schianto. Deve abbandonare la Lancia. Miracolo, la bimba è incolume. Lo sballato elvetico pure. Tanto da trovare ancora la forza e la pazzia per rapinare unaltra macchina. Stavolta una Lancia Y. Sgomma e sparisce, a zig zag nel mare di autovetture. Dietro le sirene sempre più vicine della polizia. Bologna non è così lontana, ma un altro incidente blocca il traffico. Cè coda e R.F, non riesce a frenare. Tampona un mezzo della Società autostrade, ancora una volta la sua macchina si imballa. Così lui scende, picchia la «vittima» e gli ruba il furgone. Sembra non finire mai questa giornata di straordinaria follia. Al chilometro 172, dopo lennesimo autoscontro, finalmente, però, scattano le manette. Gli agenti arrivano prima che lui possa tentare lennesima rapina. Lo bloccano. Parla perfettamente litaliano questo svizzero scappato da chissà cosa, ma rifiuta di spiegarsi.
Resta solo un dubbio. Dopo la galera quanti punti dovrebbe perdere?
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