La capitale si aggiudica un primato importante nella ricerca biomedica e neuroscientifica. Le attività presentate ieri da medici e paramedici della Fondazione Santa Lucia hanno decretato il successo dellospedale romano, specializzato nella riabilitazione neuromotoria, che ha conquistato il settimo posto tra i quarantuno Irccs italiani (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) riconosciuti dal ministero della Salute.
Il direttore scientifico, Carlo Caltagirone, ha definito listituto, nato nel 1960, «un adolescente molto attivo» e ha spiegato i servizi medici e clinici che fanno del Santa Lucia unimportante realtà nazionale, in un contesto congiunturale e discontinuo di risorse. «Il servizio sanitario fornito dalla Fondazione Santa Lucia - ha sottolineato Caltagirone - rappresenta un punto deccellenza, frutto di una sinergia tra lattività ospedaliera e la ricerca scientifica pre-clinica e traslazionale, tesa a una riabilitazione neuromotoria e cognitiva di patologie croniche, degenerative e invalidanti, o causate da infortuni stradali, lavorativi e domestici».
Caltagirone ha poi snocciolato qualche cifra: «Sono milleseicento i pazienti ricoverati nel 2006 e 32 i giorni della degenza media. Un dato significativo considerando che il tetto massimo stabilito dalla Regione per la degenza riabilitativa post-acuzie è di 60 giorni». Entusiasta per il livello qualitativo raggiunto anche il direttore generale dellistituto Luigi Amadio. «I progetti di ricerca e le applicazioni terapeutiche - ha spiegato Amodio - sono stati possibili grazie alle collaborazioni scientifiche con altri gruppi di ricerca. Tra questi spicca laccordo siglato con il centro di biomedicina spaziale delluniversità di Tor Vergata, per un progetto, finanziato dallAsi (Agenzia spaziale italiana), che indaga sulla salute degli astronauti in condizioni di microgravità e mira a migliorare la qualità di vita di pazienti affetti da disabilità motorie e cardiorespiratorie».
Nel corso del convegno si è affrontata anche lemergenza sicurezza degli anziani che, dovrebbero essere sempre supportati da assistenza domiciliare e per cui è prevista, come ha esposto Antonio Moccaldi, presidente dellIstituto superiore per la prevenzione e sicurezza del lavoro, la messa a punto di programmi che misurino laffaticabilità muscolare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.