Gli esperti lhanno già detto: la pioggia di questi giorni, poco più che uno spruzzo, non ha contribuito a risolvere il problema delle riserve idriche. E con lattesa di unestate torrida come quella preannunciata dai meteorologi la prospettiva non è di certo delle migliori. Da più parti si invitano i cittadini a rendersi responsabili e a usare lacqua in maniera consapevole, senza sprechi.
Eppure uno spreco dacqua è sotto gli occhi di tutti i genovesi, tutti i giorni. La bella fontana di piazza De Ferrari, infatti, è stata costruita senza pensare troppo al consumo di acqua. I ventagli esterni della fontana, infatti, non sono pensati per il recupero dellacqua, ma la disperdono in quantità e rappresentano, specie destate, vere docce allaperto per i genovesi accaldati. «Era stata costruita e voluta al tempo della consulenza dellurbanista Winkler - ricorda Beppe Costa, consigliere comunale di Forza Italia -. Allinizio non vi era alcun sistema di riciclo, nemmeno nella parte centrale della struttura e lo spreco di acqua era vergognoso. Poi, quando lamministrazione è stata tirata in ballo su questo problema, sono stati fatti lavori di adeguamento nella parte centrale». La prova è la bolletta dellacqua che Tursi - ovvero i genovesi - si trovano a dover pagare. «Nel 1999 il Comune spendeva 29 milioni allanno - ricorda Costa -, una cifra molto alta, ma piccola se si pensa che, nel 2003 la bolletta fu di 122mila euro, praticamente 240 milioni delle vecchie lire».
I lavori di adeguamento della struttura eseguiti dal Comune, alla fine della storia, non hanno risolto del tutto il problema. «I costi della bolletta sono stati abbattuti di circa un quarto, in pratica adesso lacqua costa intorno agli ottanta mila euro allanno - continua Costa - sempre troppo». Di questi tempi, comunque, la fontana di De Ferrari qualche volta è stata «spenta», forse per consentire le manifestazioni che si sono svolte nei giorni scorsi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.