Le proteste in atto da giorni continuano a creare grandi disagi in Sicilia, ma la situazione potrebbe avviarsi a una composizione. I blocchi stradali si allentano, dando un po' di respiro al traffico, paralizzato da lunedì scorso. Molti distributori di benzina sono ancora a secco.
Un passo indietro lo hanno fatto gli autotrasportatori, che hanno interrotto il loro sciopero, seguiti anche da diverse sigle, tra le quali "Forza d'urto", nome all'interno del quale si trova anche il "Movimento dei forconi". Lo sciopero non continuerà dunque fino al 26, come annunciato in un primo momento, ma si sposterà invece a Roma, perché "non si può bloccare tutta un'isola".
Proprio a Palermo si sono registrati alcuni momenti di tensione durante la notte, in prossimità dei distributori di benzina. Gli automobilisti, esasperati dalle code interminabili formatesi per il carburante, hanno rovesciato in strada alcuni cassonetti destinati ai rifiuti.
Con le proteste ancora nel vivo Martino Morsello, leader del "Movimento dei forconi" rivolge agli autotrasportatori l'invito a "riprendere normalmente il trasporto merci in Sicilia", nell'attesa di un "incontro tra il presidente della Regione Raffaele Lombardo, il governo e una delegazione dei manifestanti per affrontare 'il caso Sicilia'". Il tentativo è quello di mantenere la protesta "nei presidi, facendo scorrere normalmente tutti i mezzi", dando respiro alla Regione ed evitando "qualsiasi strumentalizzazione che possa danneggiare l'immagine del Movimento".
In vista dell'incontro tra Lombardo e Monti, dal movimento arrivano anche le prime richieste al governo: una moneta popolare, il blocco dei prodotti agricoli cinesi
ed esteri, un abbassamento delcosto dell'energia elettrica a 0,030 euro e del prezzo di gasolio e benzina a 0,7 euro. Inoltre l'attuazione dello Statuto siciliano e la rimodulazione del programma per lo sviluppo regionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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