Sabato sera, Adriano Galliani, a fatica, è riuscito a mantenere il riserbo. «Non faccio lallenatore, chiedete a Carlo» la risposta fornita dinanzi alle incalzanti richieste di chiarimenti sullo schieramento dellattacco rossonero. Alberto Gilardino, come i cronisti reduci da Milanello, non è mai stato attraversato dal dubbio di finire in panchina per cedere il passo al ritorno di Ronaldo. Il giovanotto, che mostra le stesse ingenuità tradite dinanzi alla porta, aveva anche registrato unallegra intervista televisiva da mandare in onda il giorno dopo, allora di pranzo, sulle reti Mediaset: scoperta la scelta di Ancelotti ha spedito un sms trafelato al giornalista per avvertirlo del ribaltone. Solo Silvio Berlusconi, il presidente, da settimane titolare di un sogno («vedere il trio Kakà-Pato-Ronaldo»), non ha retto alla tentazione di svelare in pubblico il segreto: i giornali, in coro, giuravano su Gilardino partner di Pato e lui li avrebbe spiazzati alla grande.
Così, guadagnandosi una licenza nel corso del collegamento telefonico con il convegno politico di Roccaraso, ha «scodellato» lesclusiva calcistica. «Gioca Ronaldo» ha scandito Berlusconi. I cronisti di Milanello sono avvertiti: per ricevere notizie attendibili sulla formazione del Milan non chiamino più Milanello, si rivolgano ad Arcore.La formazione? La prossima volta chiamate Arcore
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