Formigoni: "Pediatri di notte e neo mamme a casa in 48 ore"

La Regione incrementa il personale della medicina per bambini. Assunti da 50 a 100 professionisti. E cambia anche la maternità

Pensa soprattutto ai bambini il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni nel suo progetto sanitario per Milano. E annuncia più pediatri a Milano e ostetriche a domicilio per quelle neomamme che scelgono di tornare a casa 48 ore dopo il parto. «Sono iniziative - ha detto Formigoni - che prestano grande attenzione ai più piccoli, anche sulla scorta dei suggerimenti raccolti dalle mamme e dai papà di Milano».
Dal 1° giugno i pediatri saranno in servizio fino a mezzanotte durante i giorni feriali, dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 19 nel fine settimana. «Assumeremo decine di pediatri in più, come minimo 50 e probabilmente anche il doppio», ha confermato Formigoni spiegando che il costo per il reclutamento di nuovo personale è stato stimato in 600mila euro.
Da aprile, inoltre, sarà attuata una sperimentazione all’ospedale Macedonio Melloni: «Se lo vorrà, la mamma che ha appena partorito, potrà scegliere di lasciare l’ospedale prima del tempo stabilito (dopo 48 ore dal parto anziché 72 ore) e godere - precisa Formigoni - dei servizi di un’ostetrica che la assisterà a domicilio». Se il potenziamento dell’assistenza pediatrica richiede una delibera di giunta per partire (e quindi bisogna attendere i tempi tecnici per la formazione della nuova squadra di governo), l’assistenza a domicilio delle neomamme può essere sperimentata già dalla metà di aprile. L’assistenza dell’ostetrica potrà essere prenotato già durante i primi mesi di gravidanza e la mamma potrà contare sull’appoggio di una guida anche nel caso di depressione post parto o di disturbi fisici, suoi e del bambino, una volta tornata a casa dall’ospedale.
In arrivo anche la sperimentazione di un ecografo portatile, che coinvolgerà sei strutture ospedaliere lombarde, tra cui, a Milano, il Niguarda e il San Paolo. I medici potranno portarlo nel taschino del camice come un telefonino e lo useranno per «risolvere quesiti diagnostici elementari, evitando esami inutili».
E poi c’è il progetto dell’ospedale dei bambini tra il Buzzi e il Policlinico. La Regione Lombardia garantirà 40 milioni per creare il polo per l’assistenza pediatrica: sono in programma opere di riqualificazione strutturale dell’ospedale Buzzi (blocco operatorio, terapia intensiva neonatale e day-hospital) e l’avvio di nuovi servizi pediatrici come l’oculistica, la neurochirurgia, la neurologia nonché il potenziamento di attività già presenti, quali la gastroenterologia, l’endocrinologia, l’allergologia e le malattie rare.
Il quarto e ultimo punto del programma sanità riguarda l’edilizia: «Abbiamo ricevuto 840 milioni di euro dal governo che spenderemo a partire da subito in progetti mirati» puntualizza Formigoni. Di questi soldi, 239 milioni sono destinati a Milano e provincia in quindici presidi diversi. «La sanità lombarda viene riconosciuta come la migliore in Italia - commenta il presidente -. E noi siamo l’unica regione italiana che non ha disavanzi nella sanità dal 2003», ma «un avanzo di 207 milioni di euro», mentre il costo totale del comparto sanitario è pari a 14 miliardi. È quindi dovere di chi governerà il Pirellone dopo le elezioni di domenica mantenere alto il livello dei servizi e delle offerte sanitarie. A cominciare dalle esigenze delle famiglie.
Oggi Formigoni presenterà il quarto progetto per Milano.

Finora, oltre al tema della sanità, ha affrontato il tema ambientale (con il progetto della riqualificazione dei parchi) e della casa, con la promozione dell’housing sociale, degli affitti calmierati e di un coinvolgimento dei privati nell’edilizia, con lo stesso sistema degli accreditamenti che si utilizza in sanità.

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