da Milano
«Il ministro (Padoa-Schioppa, ndr) dice cose lunari». Formigoni attacca proprio lui, il «ministro pro tempore». E lo accusa di ragionare da «una cattedra di fantascienza economica» e, soprattutto, gli rinfaccia di aver indicato, nella vicenda Alitalia-Malpensa, «una priorità sbagliata». Roberto Formigoni convoca i giornalisti per rispondere a Tps dopo aver letto lintervista rilasciata al Sole 24 Ore: «Per uno Stato responsabile - afferma il governatore - la priorità è garantire un servizio a tutti i cittadini, non vendere Alitalia». Insiste, il governatore: «Questa è unazienda che ha tuttora il monopolio e il compito di garantire un bene essenziale, le connessioni aeree con tutto il mondo. Chiudere Alitalia come priorità disinteressandosi del disastro che ricade sui territori è da irresponsabili».
E mercoledì, a Roma, si apre il cosiddetto «Tavolo Milano»: «Spero - aggiunge Formigoni - che il governo non segua il suo illustre, astratto ministro sul terreno che ha tracciato. Velo pietoso, poi, sullaltra affermazione lunare: il rimprovero allimprenditoria lombarda. Forse se un imprenditore di una Regione non prende uniniziativa, lo Stato rinuncia a fornire i servizi essenziali ai cittadini di quella Regione? Devo ricordare a Padoa-Schioppa che ho il compito di difendere il mio territorio, lui quello di difendere tutto il Paese. E poi vorrei dirgli: Banca Intesa che cosè, una banca cinese? O forse è la più grande banca italiana, che è nata e che si è sviluppata in Lombardia?».
Il governatore, però, cerca ancora una via duscita: «Stiamo negoziando con il governo, vogliamo trovare una soluzione. La moratoria (dei voli, ndr), non causerebbe danno ad alcuno. Perché con la moratoria non cè alcun danneggiato e non cè alcuna causa per danni. Se non ce la concederanno, immagino che ci saranno molte cause, perché i danni dovranno essere risarciti».
Prima del «Tavolo Milano», infine, cè un altro appuntamento: domani anche la Regione Lombardia sarà davanti al Tar del Lazio (per il ricorso presentato da AirOne, ndr) perché «è parte interessata».
Rincara la dose Roberto Calderoli, vice presidente del Senato e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord: «I lombardi ha tuonato - dopo essere stati spremuti fino allultima goccia di sangue da Padoa-Schioppa, ora devono sacrificare ulteriori risorse per salvare un diritto, quello di avere un proprio hub internazionale, che gli dovrebbe invece essere già garantito. La Lombardia e la Padania in tutti questi anni hanno già dato, e nel momento in cui ci vengono tolti i diritti anche ad esistere questi diritti ce li andremo a prendere da soli. Venga Tommaso Padoa-Schioppa il 17 alla nostra manifestazione di Malpensa e sentirà laria pesante che tira in Padania».
Il fronte Malpensa-Alitalia, dunque, sinfiamma con lo scontro tra le istituzioni lombarde e il governo uscente che, con tutta probabilità (se oggi fallisse lultimo tentativo del presidente incaricato, ) dovrà gestire ancora la situazione.\
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