Formigoni tranquillizza Saviano sul rischio di infiltrazioni della Ndrangheta negli appalti per Expo 2015. Anche se per il governatore, lappello dello scrittore che invita a creare «commissioni rigide» in grado di vigilare sui cantieri arriva in ritardo. In Lombardia infatti ne è stata creata una lo scorso 31 luglio e ha già iniziato a riunirsi. Un vero e proprio dialogo a distanza tra i due, che ha preso avvio sabato quando Roberto Saviano, intervenendo al programma «Lera glaciale» ha ammonito che «Ndrangheta e camorra, secondo quanto si è detto anche in commissione Antimafia, si spartiranno i due grandi appalti: la prima lExpo di Milano e la seconda la ricostruzione dellAbruzzo», a meno che non si creino al più presto «commissioni rigide». Anche perché per lautore di «Gomorra» la Ndrangheta a Milano si è già attivata: «Ci sono tantissimi tentativi di entrare nei subappalti dellExpo».
Ieri la risposta di Roberto Formigoni, che ha ammesso: «Mi sono reso conto da tempo che esiste un pericolo del genere». Per poi precisare: «Per questo già a luglio ho dato vita a un comitato formato da quattro servitori dello Stato che mi aiutano a monitorare leventuale presenza di mafia o organizzazioni criminali che possano essere ingolosite dalle opere che stiamo realizzando in Lombardia».
Il governatore ha ricordato infatti che «abbiamo già fatto la prima riunione per monitorare leventuale presenza di realtà camorristiche e mafiose. In ogni caso garantiremo assistenza alle imprese che vinceranno gli appalti, affinché non abbiano problemi».
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