In Formula 1 si riaffaccia il numero zero

Anche se, non appena glielo si chiede, le truppe scaramantiche e rosso vestite incrociano giustamente le braccia come si trovassero davanti a Satana, la verità è che stanno già valutando il da farsi sulla ferale questione: il numero con cui schierare in pista le Ferrari del prossimo anno. Perché in F1, se il vincitore del mondiale si ritira, l’1 può restare vacante e lo si sostituisce con lo 0. Per cui, nessun problema se il titolo andasse ad Alonso: lo spagnolo non dovrebbe far altro che portarselo in McLaren, suo prossimo team. Successe così anche nel 1996, quando Michael, campione in carica con la Benetton, passò alla Ferrari. Ma nel caso, come spera l’Italia tutta, il crucco vincesse questo mondiale, il numero 0 sulla rossa a chi andrebbe? A Raikkonen o a Massa? Nella storia a trecento all’ora, solo due piloti hanno gareggiato col numero 0 ben stampato sul musetto.

Il primo fu Jody Scheckter, negli anni Settanta, per qualche gara, con la McLaren; l’altro è Damon Hill, per due anni di seguito (’93 e ’94) con la Williams. Per evitare questioni, si vocifera, in Ferrari potrebbero rispolverare i mitici 27 e 28 dell’epoca Villeneuve. Ma guai a domandarglielo.

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