Forse oggi l’annuncio del numero due repubblicano

Se sia solo una mossa pubblicitaria per guadagnare qualche titolo di giornale o se invece John McCain, il candidato dei repubblicani alla Casa Bianca, sia veramente pronto ad annunciare il suo running mate per la vicepresidenza in anticipo su quanto previsto, si scoprirà soltanto in questi giorni. Eppure, secondo l’indiscrezione lanciata dal columnist conservatore del Washington Post Bob Novak, che come fonte cita alcuni importanti membri dello suo staff, sarebbe proprio questa la settimana prescelta dal senatore dell’Arizona per dare un punto di svolta alla sua campagna.
E secondo il network Abc, McCain si prepara oggi a un «evento di primo piano» in Louisiana, nelle ore in cui il rivale Barack Obama dovrebbe pronunciare l’atteso discorso a Berlino. Ieri, il candidato del Grand Old Party - questo il “vero” nome dei repubblicani - ha incontrato il giovane governatore di origini indiane della Louisiana, Bobby Jindal, da più parti indicato come uno dei candidati di punta alla vicepresidenza repubblicana. Secondo molti analisti, però, in cima alla lista dei favoriti di McCain ci sarebbero l’ex rivale alle primarie, il mormone Mitt Romney e il supporter della prima ora, il governatore del Minnesota Tim Pawlenty, il favorito secondo la Cnn. Oltre a loro, girano altri nomi: l’ex manager Carly Fiorina, per esempio. Se il nome non dovesse uscire domani, come molti pensano, altre date papabili sarebbero il settantaduesimo compleanno di McCain, il 29 agosto o al più tardi la convention repubblicana, il 1° settembre.
Una mossa, quella del reduce del Vietnam, che, se dovesse essere confermata, punterebbe tra l’altro a sottrarre i riflettori a Obama durante il suo viaggio che tanta eco sta avendo sulla stampa americana e internazionale. Di certo, attorno alla giornata di domani si sono create molte attese: sia che McCain annunci effettivamente il suo vicepresidente sia che parli di qualcosa di totalmente differente, i media americani sono in fibrillazione. Di certo, da parte del candidato repubblicano, potrebbe esserci anche la volontà di giocare loro un tiro mancino, dopo le accuse di questi giorni.

«La copertura mediatica della campagna per la Casa Bianca? Quanto meno divertente da vedere», ha commentato McCain. Troppo il peso dato a ogni sospiro del senatore nero, troppa poca l’attenzione per i rivali. Ovvero, le stesse accuse che gli venivano mosse - per bocca del marito Bill - da Hillary Clinton.

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