Forti acquisti su Parmalat

Indici in flessione per Piazza Affari nella prima seduta della settimana, contrassegnata, complice il periodo festivo, da scambi ridotti (2,21 miliardi di euro). Il Mibtel è sceso dello 0,91% a quota 28mila, l’S&P/Mib è calato dell’1,05%, mentre l’All Stars e il Midex sono arretrati rispettivamente dello 0,09 e dello 0,54 per cento. Non sono mancati spunti di rilievo, come il ribasso di Autostrade (meno 2,74%) dopo lo stop del governo alla fusione con Abertis, e i progressi di Parmalat (più 2,48%), grazie alla chiusura del contenzioso con la Popolare di Intra, a sua volta in rialzo del 2,38%. In discesa invece gli altri titoli bancari, con Intesa che ha ceduto lo 0,73%, Capitalia lo 0,85%, Mediobanca lo 0,58%, Unicredit l’1,13% e Sanpaolo Imi lo 0,57%. Nonostante l’impennata dei prezzi del petrolio, i titoli energetici sono stati penalizzati dalle vendite: Eni ha lasciato sul terreno l’1%, Enel è arretrata dell’1,14% e Saipem dell’1,57%.

Quanto al gruppo Tronchetti Provera, i rumor su Telecom continuano, ma a differenza di venerdì le azioni sono scese ieri dell’1,21%; male anche Pirelli (meno 1,25%). Debole Fiat (meno 0,64%), mentre Juventus F.C. ha chiuso con un più 11% dopo essere stata sospesa per eccesso di rialzo.

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