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Forza Italia, Berlusconi: "Liste forti alle Europee"

Ufficio di presidenza di Forza Italia a Palazzo Grazioli. Berlusconi ai suoi: "Alle Europee servono liste forti". Riempite le caselle: Toti per il Nord Ovest, Tajani per il centro e Fitto per il sud. Mancano all'appello il Nord Est e le isole

Forza Italia, Berlusconi: "Liste forti alle Europee"

Via libera dell’Ufficio di presidenza di Forza Italia alla candidatura dei big azzurri che attualmente sono parlamentari italiani, purché, qualora eletti a Bruxelles, si dimettano dalle Camere. È quanto ha deciso il "parlamentino" azzurro votando all’unanimità la delega al leader Silvio Berlusconi sulla composizione di "liste forti".

Dopo due ore di riunione è terminata la prima riunione dell'ufficio di presidenza di Forza Italia a Palazzo Grazioli. Nel corso dell'incontro, il primo dopo la nomina dei nuovi membri, è stato stabilito di dare la delega a Berlusconi per la compilazione di "liste forti" alle elezioni europee e che i candidati se parlamentari dovranno dimettersi dalla carica a Camera e Senato. Riempite anche le caselle dei capilista: Giovanni Toti per il Nord Ovest, Antonio Tajani per il centro e Raffaelle Fitto per il sud. Mancano all'appello il Nord Est e le isole. La campagna elettorale sarà incentrato sulle tematiche economiche e finanziarie più scottanti, come la rinegoziazione del fiscal compact, l’allentamento del vincolo del 3% del rapporto deficit-pil e il cambiamento della struttura, della governance e delle politiche monetarie della Banca Centrale Europea. "Tutte questioni che Forza Italia ritiene ineludibili per ridare slancio e competitività al nostro continente", ha spiegato Berlusconi.

Sul fronte romano, invece, il Cavaliere ha ribadito che il sostegno al governo Renzi riguarda solo l’intesa sulle riforme. "L'accordo - si legge nella nota pubblicata al termine del vertice - riguarda solo le riforme e specificamente quella della legge elettorale, quella che prevede la modifica della composizione del Senato e la fine del bicameralismo perfetto e la modifica del Titolo V relativo ai poteri delle regioni". A parte le riforme,«su tutti gli altri temi di politica economica e sociale Forza Italia resta con convinzione all’opposizione del governo.

Una posizione che Berlusconi ha auspicato sia "sempre più netta, evidente e visibile ai sostenitori del movimento, pur non rinunciando a quei criteri di responsabilità verso il Paese che sono nel dna di Forza Italia".

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