Forza Italia: dovevano dimettersi Padoa-Schioppa e Visco

Forza Italia attacca il governo: "Da Speciale un gesto che merita rispetto per un uomo dello Stato che dimostra di non essere interessato al potere personale, ma alla sola tutela della verità e della sua dignità". La Lega: ora Tps se ne vada

Forza Italia: dovevano dimettersi Padoa-Schioppa e Visco

Roma - Erano il ministro dell’Economia Padoa-Schioppa e il suo vice Visco che avrebbero dovuto dimettersi e non il generale Speciale "vittima di un provvedimento giudicato illegittimo anche dalla magistratura ordinaria". È il commento di Renato Schifani, presidente dei senatori di Forza Italia, che ha indicato nelle dimissioni di Speciale dal comando della Guardia di Finanza "un gesto che merita rispetto per un uomo dello Stato che dimostra di non essere interessato al potere personale, ma alla sola tutela della verità e della sua dignità". "Le dimissioni, arrivate dopo l’accoglimento del suo ricorso da parte del Tar e il riconoscimento dell’abuso di potere commesso dal governo, obbligano a fare piena luce - prosegue Schifani - su una vicenda dove sono emerse chiare responsabilità del viceministro Visco e del ministro Padoa-Schioppa. La serietà avrebbe imposto da tempo le loro dimissioni e non quelle di Speciale. Ci auguriamo - è la conclusione di Schifani - che il Capo dello Stato faccia valere la sua autorevolezza e che il Parlamento affronti rapidamente il problema di un potere esecutivo che, nonostante la sua estrema fragilità, non perde occasione per dimostrare un’arroganza triste e pericolosa per la democrazia del nostro Paese".

Calderoli: lezione di stile, ora Tps se ne vada "Che lezione di stile ha dato il generale Speciale rassegnando le proprie dimissioni... Loro lo hanno rimosso illegittimamente dal suo incarico e, per sostenere e difendere la loro posizione, hanno gettato fango in ogni direzione, infangandolo". Il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli non ha dubbi, questo è l'inizio di un terremoto politico. "La vicenda politica - prosegue l’esponente della Lega - inizia solo ora: prenda esempio il ministro Padoa Schioppa dalle dimissioni di Speciale, si dimetta anch’egli oppure, se come sostiene il ministro Di Pietro è stata responsabilità di tutto il Governo, allora a dimettersi deve essere il presidente del Consiglio".

Mantovano: lezione da galantuomo "Il generale Speciale dà una lezione da galantuomo e da uomo delle istituzioni", dice il senatore di An, Alfredo Mantovano. "L’onore leso dalle gaglioffe comunicazioni del ministro dell’Economia nell’aula del Senato il 6 giugno scorso è stato riparato dal giudice amministrativo. Lo stesso senso dell’onore, personale e militare, determina oggi il desiderio di non ledere - spiega Mantovano - la funzionalità del corpo della Gdf, che poteva essere compromessa da una incertezza sulla identificazione del vertice.

Chi ha fatto della cialtroneria la bussola dell’agire politico ha perso un fine settimana, impegnato nel decidere se e come ricorrere al Consiglio di Stato: anche questo dà l’idea del diverso modo di svolgere ruoli istituzionali".

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