Le foto dello scandalo? Il premier in maglione

RomaEccole le foto dello scandalo. Pensavate a una Repubblica assopita nella guerra gossipara? Errore. Largo Fochetti torna alla carica e spara una pagina intera stile Novella 2000. Titolo: «Berlusconi e le ragazze in Sardegna. Diecimila fotografie a Bogotà». Ci hanno mandato un inviato laggiù, in Colombia, a scandagliare il lavoro di Antonello Zappadu, il fotoreporter sardo col tic di Villa Certosa. I suoi scatti sono lì, nella capitale colombiana, in un computer della Ecoprensa: 10mila foto «al sicuro» da una richiesta di sequestro da parte del premier. Alcune di esse, prese all’interno di Villa Certosa, non le vediamo perché proibite da una sentenza del Garante della privacy. Altre, invece, sono spiattellate a pagina 8. Repubblica gongola: «Siamo entrati in possesso di quelle più significative. Eccole, dunque, le nuove foto». Le «più significative», materiale choccante, roba forte. In una sequenza si vede il presidente del Consiglio con due ragazze nella residenza del Country, villaggio turistico adiacente a villa Certosa. Una guarda a terra, l’altra altrove, Berlusconi scruta l’orizzonte. Non si sfiorano neanche ma che importanza ha? Vergogna! Il Cavaliere è appoggiato a una ringhiera, è vestito di blu, pullover a girocollo: ma andiamo, che indecenza! E la camicia? Dal maglione non spunta neppure il colletto di una Lacoste. Accanto a sé due ragazze: una coperta da un vestitino giallo, collant scuri e stivaletti neri; l’altra indossa una canottiera rosa, un paio di jeans e delle ballerine rosse. Scandalo! Il rosa e il rosso insieme sono un pugno in un occhio! Come si fa ad accostare quei due colori? E poi è il 18 ottobre, l’estate è finita, la canottiera all’inizio dell’autunno non si può.
Ma non è finita qui. Ci sono altri scatti piccantissimi: il 17 aprile 2008 da un aereo Mediaset sbarcano all’aeroporto di Olbia alcune persone. Tra queste alcune giovani: una bionda, una mora, una castana chiara. Tutte copertissime, dovrebbe far freschino in Costa Smeralda a primavera. Ma attenzione: una di loro ha il piumino aperto e si scorge una camicetta bianca. Svergognata! S’è mai visto un giubbotto sbottonato sulla scaletta di aeroplano?
E c’è materiale molto più compromettente tra le fotografie «più significative». Fotogrammi che rasentano l’oscenità. Agosto 2008: sotto il sole cocente di quell’estate due, ben due, ragazze che prendono il sole. Lo fanno seno al vento, probabilmente dopo essersi messe pure della crema protettiva. Scalpore. Non s’è mai visto nessuno che, a bordo piscina, si abbronzi in topless: che turpitudine. Una di loro, poi, ha pure una sigaretta accesa tra le dita: scostumata. Ad aggiungere indecenza a indecenza, una scultura di nudo femminile, stile sirenetta di Copenaghen. E il guaio è che nemmeno la statua indossa il costume: neppure il pezzo di sotto, che indecenza. A guardar bene, poi, le istantanee pubblicate ieri sono relative a un panorama già visto in giugno, quando el Paìs mandò in stampa le foto, della stessa scena, forse immortalata qualche secondo prima o dopo. Ma non fa nulla: lo scandalo è sempre vivo. Nelle immagini di Repubblica, altre testimonianze dell’impudicizia berlusconiana: alcune ospiti del Cavaliere avrebbero raggiunto villa Certosa in elicottero. Avessero preso un traghetto, un taxi, un pullman, ma in elicottero... Vergogna. Bianco per di più. E l’affronto non è finito qui.

Scrive Repubblica: «Mentre le truppe russe puntano i missili nucleari su Tbilisi, il velivolo a elica, flotta Mediaset, plana su punta Lada. A bordo, almeno due giovani donne (una spunta dal finestrino)». Insomma, mentre si acuisce la crisi russo-georgiana l’anonima donna osa pure guardare giù. Roba da matti.

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