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Franceschini: "Dopo il congresso il segretario non sia triturato"

Il segretario del Pd: "Nel 2010 ci saranno le elezioni Regionali che saranno complicate e difficili. Togliamoci dalla testa che chi vince cominci ad essere tritato dopo il Congresso". Dopo non ci sarà "alcuna scissione". Per il futuro: "Salvaguardare il bipolarismo"

Franceschini: "Dopo il congresso il segretario non sia triturato"

Roma - Franceschini mette le mani avanti e confida che il prossimo segretario del Pd possa restare in carica quattro anni. Archiviata la questione congressuale si dovrà guardare avanti: le regionali del 2010 incombono. Franceschini è consapevole che il suo partito è diviso in correnti, e che proprio ora le divisioni sono aspre, talvolta feroci. Ma un partito che voglia presentarsi in salute alle regionali deve evitare - è questo il monito di Franceschini - di "triturare" il proprio segretario subito dopo il congresso. Le divisioni ora sono lecite, e per certi versi comprensibili: del resto le primarie, basti pensare all'America, sono una vera e propria battaglia senza esclusioni di colpi. Dopo la regola è una sola: marciare uniti. Ma nel bizantinismo della politica italiana si potrà realizzare questo legittimo auspicio? 

Quattro anni al nuovo segretario "Il Congresso deve essere una prova di maturità collettiva per il Pd che non deve temerlo. Un confronto franco e vero segnerà il passaggio definitivo del partito e darà al segretario la forza per guidare il partito nei prossimi 4 anni". "La preoccupazione che il congresso possa pregiudicare la nostra capacità di fare opposizione - ha proseguito - è sbagliata, perché basta un po' di buon senso per differenziare il piano del confronto congressuale da quello del confronto con il governo. Questo è possibile ed indispensabile perché a settembre il Paese sarà in una situazione difficile e complicata".

Verso le Regionali "E poi dobbiamo togliere - ha quindi detto Franceschini - i difetti che abbiamo avuto finora e tutti dobbiamo prendere un impegno: dopo il Congresso ci saranno le elezioni Regionali che saranno complicate e difficili. Togliamoci dalla testa che chi vince cominci ad essere triturato dopo il Congresso".

Nessuna scissione Franceschini ha insistito sul fatto che "il Congresso con il suo confronto franco farà bene al partito, sapendo che non ci sarà scissione. Preferisco un confronto vero che uno basato sull’ipocrisia".

Salvaguardare il bipolarismo Il Pd deve lavorare per salvaguardare il bipolarismo, una delle migliori conquiste di questi "15 anni di transizione". Franceschini torna a difendere il "bipolarismo e la democrazia dell’alternanza", di fronte al rischio che, finita l’era Berlusconi, si torni all’assetto istituzionale del passato. "Il percorso politico di Berlusconi terminerà alla fine di questa legislatura. Non possiamo rischiare che questo segni la fine del bipolarismo e dell’alternanza di governo, sarebbe drammatico scoprire che il bipolarismo italiano era legato alla presenza in campo di Berlusconi".

Insomma, "non possiamo tornare indietro, alla stagione in cui le alleanze si decidevano dopo le elezioni", anche perché, avverte, in nessun Paese occidentale avviene questo, normalmente.

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