Sulla scomparsa da casa di Sara Scazzi, la quindicenne sparita come nel nulla il 26 agosto scorso, nel tardo pomeriggio di ieri è intervenuto il capo dello Stato. Il presidente Napolitano si è rivolto ai genitori della ragazza di Avetrana, anche a nome della moglie Clio, scrivendo loro una lettera. «Posso assicurarvi che è già in atto e continuerà ad essere profuso il massimo impegno investigativo e operativo nella ricerca di Sara. Ho ricevuto la vostra toccante lettera e comprendo la profonda angoscia in cui state vivendo da tanti giorni nella trepidante attesa di notizie, Ho compiuto i passi necessari per assumere informazioni e per sollecitare un'azione adeguata».
A casa Scazzi si dicono convinti che la ragazza, quel pomeriggio del 26 agosto scorso, tra le 14,30 e le 14,42, mentre si stava recando da una cugina, per andare al mare, sia stata portata via da qualcuno contro la sua volontà. «Escludo che Sarah se ne sia andata volontariamente da Avetrana». È fermo nel suo pensiero Claudio, il fratello di Sara. Il ragazzo affida le sue convinzioni alle telecamere di «Quarto grado». Nel corso di una intervista che andrà in onda domenica su «Rete 4», il ragazzo aggiunge: «Sono trascorsi molti giorni dalla sua scomparsa e adesso mi attendo qualcosa di diverso. Se dopo 14 giorni Sara non è ancora stata ritrovata, c'è qualcosa di strano».
Claudio, dunque, esclude una fuga della sorella. Pensa piuttosto che la giovanissima sia stata portata via da qualcuno, che probabilmente conosceva e di cui si fidava. «Io ho conosciuto tutta la compagnia i quali usciva mia sorella, e sono tutti bravi ragazzi, tutta gente che lavora e non ha mai avuto problemi con la giustizia. Gente affidabile della quale non sospetteresti mai. Quello che credo è che a portarla via Sarah sia stato o un amico, una persona veramente fidata della quale non sospettiamo, o una persona totalmente estranea, uno straniero che con Avetrana non ha mai avuto niente a che fare».
Anche la madre di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo è convinta che la figlia sia «stata rapita da più persone, me lo sento, le hanno teso una trappola». La donna si è poi rivolta a questi ipotetici sequestratori. «A coloro che l'hanno presa dico di lasciarla, prendere una bambina cosi e' pazzesco».
Ma, in base a quanto emerso finora dalle indagini, Sara, a quanto sembra, progettava da tempo una fuga. Come conferma un suo amico di chat, un pasticciere ascoltato dagli investigatori. «Ripeteva che voleva andarsene dal paese dice». Ieri, qualcosa a livello investigativo si è mosso. I carabinieri su delega del pm Mariano Buccoliero, hanno acquisito i telefonini della due cugine di Sara e il computer del pasticciere di 31 anni. A lui la quindicenne avrebbe anche manifestato l'intenzione di lasciare Avetrana e di volersi tingere i capelli di un colore diverso dal suo per rendersi irriconoscibile. Avrebbe anche detto: «Chissà quale mia foto sceglieranno da pubblicare per le ricerche».
Una pista definita interessante dagli inquirenti è quella di Facebook, il social network molto spesso utilizzato dai giovanissimi per manifestare il proprio disagio o le intenzioni di cambiare vita. I carabinieri interrogheranno nuovamente alcuni familiari e amici di Sarah.
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