«La minaccia di nuovi attacchi terroristici continua a essere alta», ha rivelato ieri Franco Frattini, vicepresidente della Commissione europea, responsabile per la Giustizia, libertà e sicurezza. «Lo indicano tutte le fonti», ha spiegato davanti allassemblea plenaria dellEuroparlamento il commissario italiano. «Non cè spazio per essere compiacenti o per abbassare la guardia», ha sottolineato Frattini citando espressamente lItalia, oltre a Gran Bretagna, Germania, Belgio e Spagna fra i Paesi ad alto rischio di attacchi terroristici.
Lallarme della Commissione arriva dopo che per il secondo giorno consecutivo lEuropa del nord si è svegliata con lincubo terrorismo. Prima la cellula legata ad al Qaida in Danimarca, mentre ieri è toccato alla Germania rivelare di avere sventato un complotto del terrorismo islamico. Frattini ha annunciato un nuovo pacchetto di misure antiterrorismo, che dovrebbero essere adottate entro la fine dellanno. Le nuove norme riguarderanno un piano dazione comune sul piano della sicurezza contro gli esplosivi e regole più severe sullutilizzo di internet a fini terroristici. Inoltre è prevista una nuova politica comunitaria sui dati personali dei passeggeri che prendono laereo, simile a quella adottata dagli Usa.
La guerra santa in Europa era stata preannunciata in un video propagandistico, agli inizi di giugno, da Mansoor Dadullah, uno dei talebani liberati in cambio di Daniele Mastrogiacomo, inviato di Repubblica preso in ostaggio in Afghanistan la scorsa primavera. «Questi americani, canadesi, britannici e tedeschi - dice Dadullah nel filmato - vengono in Afghanistan da posti lontani. Perché non dovremmo noi andare a cercarli a casa loro?». Nel video Dadullah diplomava circa trecento aspiranti kamikaze, alcuni dei quali avevano in tasca il passaporto britannico, tedesco e probabilmente di altri Paesi europei.
Il filo che lega la cellula danese a quella tedesca è laddestramento ricevuto nei campi della guerra santa nelle zone tribali pachistane. I tre sospetti arrestati martedì scorso in Germania facevano parte dellUnione della Jihad islamica, una scheggia del più noto Movimento islamico dellUzbekistan. Juma Namangani, ex paracadutista sovietico, fondatore del Movimento fu ucciso nel 2001 nellultima sacca talebana di Kunduz, nel nord dellAfghanistan. I suoi uomini scapparono in Pakistan sotto il comando di Tohir Yuldoshev, che nel 2004 sconvolse lUzbekistan, ex Repubblica dellUrss, con una serie di attentati cercando di uccidere lautoritario presidente. Nella zona tribale gli uzbeki hanno stretto un patto dacciaio con i talebani e al Qaida.
La Germania aveva innalzato lallarme attentati al livello del 2001, quando in giugno sono stati arrestati tre cittadini tedeschi, due dei quali convertiti allIslam, che stavano cercando di rientrare in patria ed erano sospettati di preparare attacchi suicidi. Lunico dei tre con origini musulmane, Alim N.
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