Freddo: un anziano su quattro ha il riscaldamento insufficiente

Una ricerca di Sant’Egidio a Trastevere e Testaccio E intanto si aprono le stazioni

È allarme freddo nella capitale. Anche se Franca Mangianti, responsabile dell’Osservatorio di meteorologia del Collegio romano, promette che da oggi pomeriggio la colonnina del mercurio tornerà a salire, sono giorni difficili per molti romani. Nelle ultime 48 ore la Sala operativa sociale del Comune ha ricevuto oltre 500 chiamate da parte di cittadini che segnalavano senza fissa dimora in difficoltà. Ciò che ha spinto il prefetto di Roma Achille Serra, d’intesa con il Comune di Roma, a chiedere a GrandiStazioni e CentoStazioni l’apertura notturna delle stazioni ferroviarie Termini e Ostiense per dare accoglienza a senza fissa dimora colpite dalle temperature rigide.
Ma non sono solo i senzatetto a battere i denti. Secondo una ricerca condotta dalla Comunità di Sant’Egidio il 23 per cento degli anziani sopra i 75 anni che vivono nei rioni di Trastevere e Testaccio ha un impianto di riscaldamento insufficiente e il 6 per cento vive addirittura in assenza di riscaldamento. A snocciolare questi dati impressionanti Mario Marazziti, portavoce della Comunità di Sant’Egidio, che ha sottolineato come il freddo non sia un’emergenza, bensì «un qualcosa di prevedibile che avviene da milioni di anni e tutte le istituzioni, locali e nazionali, hanno il dovere di predisporre interventi significativi in tempo». Marazziti propone «un’unità di emergenza per il freddo che, coordinata dai prefetti e dalle amministrazioni locali, intervenga direttamente nelle strade, per cercare le persone bisognose e per aiutarle a vincere la diffidenza».
E mentre annuncia che donerà 1.

500 piumini alle associazioni di volontariato che si occupano dell’assistenza ai clochard, la Provincia è messa sotto accusa dagli studenti del liceo classico Montessori, il cui impianto di riscaldamento è fuori uso da giorni. I ragazzi manifesteranno oggi davanti a Palazzo Valentini.

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