Un freddo siberiano. E non è solo un modo di dire, è la verità. Laria gelida che attraversa il centro nord da qualche giorno proviene proprio dalla Siberia, scende lungo i Balcani e raggela la Penisola.
Tantè che ieri mattina anche a Milano qualcuno si è ritrovato con il cappotto imbiancato: nevischio. Nulla di più perché, con il passare delle ore, le nuvole si sono dissolte e il cielo è ritornato sereno. Ma le temperature, quelle, sono rimaste di ghiaccio: un grado di minima e sei nellora più calda. E il peggio lo vedremo oggi. La notte contribuirà ad abbassare la colonnina di mercurio, la minima sarà -2 e la massima non supererà i sei-sette gradi. Tuttaltro che un tiepido autunno. La conferma arriva dal colonnello Aldo Foglia del centro meteo Epson: «Per effetto dellaria fredda le temperature di questi giorni sono ben al di sotto delle medie stagionali. Nella terza decade di novembre, infatti, la minima non dovrebbe scendere sotto i 3 gradi e la massima aggirarsi sui 9. La differenza, perlomeno oggi, è di 5 gradi in meno sulla minima.
E domani? «Venerdì aumenterà la nuvolosità - ha spiegato lesperto - nella tarda mattinata su Milano è prevista pioggia ma non è esclusa la neve. È quasi certa la neve nel Bergamasco, nel Bresciano oltre che sulle Alpi e Prealpi». Per Milano è in vista una giornata di caos per lo sciopero dei mezzi, e pioggia o neve aumenteranno i disagi.
Già ieri in Brianza e nel Lecchese ci sono state alcune spruzzate di neve. La polizia stradale ha segnalato nevischio sulle autostrade nelle prime ore del mattino, sulla A8 Milano-Varese e sullA9 Milano-Como, sulle tangenziali, nella zona di Agrate e sulla A1 tra Milano e Parma. Mentre hanno notato una sottile coltre di neve i cittadini di Vedano al Lambro, Olgiate Molgora (Como) e in alcune zone in provincia di Lecco.
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