Ogni estate, per un mese esatto, la famiglia Poponi affitta sempre la stessa casa al mare. Scendono al mare dalle 9 di mattina e occupano tutte le postazioni strategiche dello scoglio. Non arrivano insieme ma in sequenza, ogni 8 minuti, perché usano a turno l'unico wc prima di venire al mare, come si evince dalle discussioni seguenti sul cattivo uso dei sanitari e su eventuali abusi di tempo e di odori. Alle 9 e 30 assumono la formazione completa e si dispongono a distanza l'uno dall'altro in modo da conversare ad alta voce e coinvolgere chi si trova nel mezzo della traiettoria. Il padre, in pensione, è curioso come una scimmia, ha le braccia lunghe di un babbuino, emette gridi, sbertuccia sempre qualcuno, si gratta le ascelle e si batte il petto in segno di allegria da vacanza. La mamma è la capo-clan, fa bagni plateali con telecronaca ad alto volume, spasmi inclusi, chiama da lontano tutti in acqua, li invoglia a tuffarsi ed emette un dettagliato bollettino sulla temperatura del mare in relazione al suo corpo. Poi quando torna a riva, col concorso dei suoi famigliari, narra in estenuanti racconti culinari, i prodigi della sua friggitrice, celebrata all'unanimità dalla famiglia. La friggitrice è la loro arma segreta e l'araldo del casato. Offre particolari tecnici e gastronomici meticolosi. Lo scoglio diventa un tubo digerente collettivo, passa al setaccio ogni pietanza fritta in casa Poponi.
Le figlie nubili bisticciano spesso tra loro e con la madre ma poi si riuniscono in formazione congiunta quando vanno all'attacco del padre, che si difende cercando con lo sguardo da bertuccia la solidarietà degli astanti. Ridono poco ma quando accade emettono disumani grugniti. Le sorelle Poponi e la loro madre si accavallano con le voci, perlustrano il vicinato, indagano su ogni particolare, non conversano ma sottopongono i presenti sullo scoglio a sfibranti interrogatori. Memorizzano tutto, per filo e per segno, soprattutto i risvolti più irrilevanti. Sono capaci di ricordarsi cosa facevi l'anno scorso in quel preciso giorno, e cosa hai detto, come eri vestito e perché non hai fatto il bagno. Non sanno nuotare, a differenza dei loro genitori, e perciò stazionano sullo scoglio setacciando la zona di pertinenza; nei giorni di calura controllano la spiaggia a mezzo busto in posizione anfibia, a bagnomaria. Svolgono funzioni di portineria per chi va e per chi viene sullo scoglio, e a volte anche di capitaneria di porto per garantire l'identificazione degli utenti e il corretto utilizzo dello scoglio. Se un giorno tardi di un'ora al mare, o addirittura salti, il giorno dopo devi giustificarti in modo convincente con loro. Cercheranno di farti cadere in contraddizione ed effettueranno controlli incrociati per verificare l'attendibilità della versione. Nel perseguire l'assenteismo dallo scoglio, i Poponi sono la versione marina di Brunetta.
Ma sono inflessibili con chi non ha permesso di soggiorno sul loro scoglio. All'una i Poponi lasciano il mare e in processione vanno ad adorare la friggitrice, il sacro tabernacolo di famiglia che è il loro unico valore condiviso. Sul mare cala un beato silenzio, i superstiti si guardano con tacito sollievo. Però manca quel sottofondo, il rassicurante brusìo della banalità. Ma non si fa in tempo a rimpiangere la loro mancanza che dalle 14 e 30 i Poponi ritornano a mare, sempre scaglionati. Arrivano prima le figlie nubili, poi segue a ruota la mamma, dopo aver sistemato la cucina e rimesso a lucido il totem di casa, la friggitrice. Infine arriva lui, l'anziano babbuino a cui è concessa una pennica prolungata in virtù dell' età e delle sue origini meridionali. Si avverte un vago odore di fritto e non sai se si tratta di oli per la protezione solare o di oli per la friggitrice. Riprendono i conflitti e i controlli fino alle 18, quando i Poponi risalgono dal mare in strano silenzio, forse perché pregustano la sera con la friggitrice. Dovreste vedere che scena straziante a fine mese quando smontano la casa della villeggiatura, caricano le valigie e portano a spalla, pietosamente raccolta in una specie di cassa funebre, la friggitrice smontata. Quando la friggitrice scende le scale e poi entra nel bagagliaio dell'auto, la commozione si avverte nell'aria, una lacrima d'olio di semi sembra scendere dai loro occhi. Chissà come sarà stata l'estrema unzione per la frittura d'addio.
Quanti ricordi incancellabili si affolleranno nella loro memoria, scorreranno in sequenza le immagini care di fiori di zucca e patate fritte, sogliole e cotolette, mozzarelle e persino pere indorate. Si, ne ha regalate di emozioni lungo la breve estate, la friggitrice.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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