Frosinone - Maxi-truffa sanitaria a Frosinone. I medici di base prescrivevano farmaci e preparavano ricette per pazienti morti da tempo, continuando a percepire i contributi regionali per le prestazioni professionali.
Il sistema, scoperto da un'indagine della Guardia di Finanza di Frosinone, coinvolgeva novanta medici di base, colpevoli di avere percepito i risarcimenti regionali, e 21 dirigenti dell'Azienda Sanitaria frusinate. Gli indagati, che non avevano denunciato la morte dei pazienti, com'è obbligo in caso di decesso, continuavano a ricevere fondi pubblici per le cure somministrate. Fino a 700 le prescrizioni a nome di un solo paziente non più in vita. Emblematico il caso di una paziente, che continuava a ricevere cure mediche, nonostante fosse deceduta 16 anni prima. Grazie alle indagini è stato possibile mettere mano agli elenchi degli assistiti della provincia di Frosinone.
Dall'analisi è risultato che 5.500 dei 500.000 nomi presenti, sarebbero in realtà "pazienti fantasma", di cui non è nota l'identità - posto che siano ancora in vita - e per cui i rispettivi dottori ricevono tuttora un contributo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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