Una ricerca Ispo rivela che in 1.200 frigoriferi è la bevanda più frequente (37%), che supera sia gli analcolici - come succhi di frutta (31,4%), soft drinks (30,7%) e tè (24%) - sia gli alcolici, come vino rosso (20,8%) e vino bianco (20,3%). Sei bottiglie su 10 vendute si consumano a casa, durante le cene in famiglia o con gli amici. Ma l'occhio lungo dell'Ispo va oltre, sbircia tra gli scaffali, indaga sulla qualità dei cibi. Quando il caldo si fa sentire nel 39,7 per cento dei casi, si trova la frutta; nel 33,2 per cento la verdura. Entrambe le voci raccolgono il 70 per cento delle risposte. Dopo, i latticini (12,7%) battono le carni (7,8%). Nel dettaglio, latte e yogurt occupano il 7,6 per cento dei ripiani, quasi il doppio della carne (4,3%). Mentre i formaggi segnano un 5,1% contro il 3,5% degli affettati. Scarsini il pesce (1,1 per cento), le uova (0,9%), i piatti pronti come zuppe, insalate e precotti (1,5%) e i dolci fra semifreddi e gelati (2,8%). Andrea Ghiselli, medico e ricercatore Inran, istituto nazionale ricerca per alimenti, promuove il frigo degli italiani. «Fa pensare a una cucina verde, mediterranea, in linea con le raccomandazioni Inran di cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura. Ci vorrebbe però più pesce. Quanto alle bevande va benissimo la birra perchè ha meno calorie rispetto al vino o alle bibite analcoliche. Si tenga presente la moderazione: non bisogna esagerare con le quantità, si tratta sempre di una bevanda alcolica».
Nell'ultimo anno il consumo casalingo di birra, durante i pasti, è cresciuto di quasi il 50%, passando dal 5,3% all'8,3%.
Assobirra calcola che ogni italiano consumerà 13,5 litri di birra durante questa estate. Si tratta dunque di un consumo moderato, una bottiglia da 33cl ogni tre giorni. L'altra novità, complice la tendenza a spendere meno, è il consumo all'interno delle mura domestiche. Il 57% delle birre stappate da maggio a settembre (4,6 milioni di ettolitri) proviene dagli scaffali dei supermercati e degli ipermercati o direttamente dai beershop specializzati che in questi anni si stanno diffondendo a macchia d'olio. Per 4 italiani su 10 la birra si accompagna al pranzo o alla cena. Il 20,3 per cento degli intervistati la consuma dopo cena e il 15% come aperitivo. Infine, per un italiano su dieci, la bionda è un «must» per un pasto con gli amici davanti alla televisione, magari durante una partita di pallone. L'Osservatorio Birra Moretti definisce anche il «Beer lover» ossia l'appassionato, che sceglie la birra sopra tutte le bevande, laureato, buongustaio, professionalmente attivo, dal carattere allegro e dotato di uno spiccato senso dell'ospitalità: dedica in media un'ora e 24 minuti al giorno alla propria alimentazione (12 minuti in più della media italiana).
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