Qualche battuta con Mauro Moretti, ad di Fs, ieri star dell'Expoferroviaria di Torino, «un salone che si fa perché ci siamo noi» (come dire: siamo gli unici committenti, o quasi). «In cinque anni investiremo dieci miliardi grazie al solo autofinanziamento. Altri 17 li riceveremo dallo Stato per le infrastrutture». Come vanno i conti? «Fra tre settimane diffonderemo i risultati del 2011». Ci anticipa qualcosa? «Sono andati meglio del 2010. Siamo da quattro anni in attivo». Ha incontrato Monti? «Sì». Che cosa vi siete detti? Silenzio. Poi riattacca: «L'Italia ha liberalizzato i treni più degli altri Paesi europei, ha fatto fughe in avanti. Senza una vera politica dei trasporti, privilegiando ancora la gomma. In Germania non c'è nemmeno l'obbligo di bandire gare per il trasporto regionale». La concorrenza di Italo la preoccupa? «Potrò preoccuparmi solo quando la vedrò».
Intanto AnsaldoBreda e Bombardier lavorano ai 50 nuovi treni (1,5 miliardi) dell'alta velocità ordinati dalle Ferrovie. Roberto Tazzioli, presidente e ad di Bombardier Italia, ha annunciato che «la prima cassa è già pronta al grezzo a Pistoia».
I primi quattro convogli-prova saranno in attività dall'inizio del 2013 e il treno, l'Etr 1000, sarà omologato nel giugno 2014; da quel momento saranno consegnati due treni al mese. Il treno garantirà una velocità commerciale di 360 chilometri all'ora (la massima sarà 396) e sarà «il più veloce d'Europa, perchè il Tgv ha una velocità commerciale di 300».
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