LA FUCILATA PER PRODI

Con ogni probabilità, non capiterà, perchè i Verdi sono un po’ l’Udc del centrosinistra. Abituati a mille ultimatum alla coalizione, che regolarmente si trasformano in penultimatum, eternamente uguali a se stessi.
Però, per ora, bisogna stare alle parole. E le parole del leader del Sole che ride Alfonso Pecoraro Scanio, portate come selvaggina nel carniere dei nostri lettori da Paola Setti, sono parole pesantissime. Perchè ipotizzano la possibilità di rottura dell’Unione e di uscita degli ambientalisti dalla coalizione nazionale se Claudio Burlando andrà avanti sulla sua linea del rispetto della parola data ai cacciatori liguri in campagna elettorale. Con tanto di arruolamento di no-global di complemento per rispondere all’irritualità con cui i diessini hanno permesso ai cacciatori di parlare durante la seduta del consiglio regionale.
Insomma, se alle parole seguiranno comportamenti conseguenti, a essere impallinato dalla battaglia sulla caccia nella maggioranza di centrosinistra che governa la Liguria rischia di essere Romano Prodi. Il che, per l’Italia, costituerebbe senz’altro il miglior risultato del governo della nuova giunta ligure.
Quello che stupisce, in questa situazione, è il silenzio assordante in cui questa vicenda si sta svolgendo.

A parte il Giornale, la notizia della crisi profonda che sta attraversando la maggioranza regionale ligure, è relegata dal resto del mondo dei media in piccoli spazi. Come se fosse qualcosa di cui parlare il meno possibile. Forse, è il segnale che la spaccatura è davvero grossa.

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