Dopo la fuga, Coppola torna in carcere

da Roma

Esigenze cautelari di eccezionale rilievo. Reiterazione di attività criminose. Ripetute violazioni delle prescrizioni degli arresti domiciliari. Sono questi i motivi per i quali la II sezione del tribunale ha disposto il ritorno in carcere di Danilo Coppola ed accolto le richieste dei pm Giuseppe Cascini, Rodolfo Sabelli e Lucia Lotti.
L’inasprimento della misura cautelare è un atto pressoché automatico - si spiega a piazzale Clodio - dopo l’evasione compiuta il 6 dicembre. Ma a far scattare il provvedimento c’è soprattutto una ragione: l’ex immobiliarista, durante gli arresti, avrebbe fatto uso di due diversi telefoni cellulari, che cambiava di proposito ogni quindici giorni, per chiamare un’amica che avrebbe ripetutamente incontrato nella propria abitazione di Grottaferrata.


Il nuovo difensore di Danilo Coppola è l’avvocato Claudio Coratella, legale che da anni collabora con l’associazione dei diritti dei consumatori Codacons. Il penalista non è comunque una novità in assoluto, visto che curava già gli interessi dell’immobiliarista per le indagini condotte dalla Procura di Milano.

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