Terni - Sarebbe stata la reazione estrema alle coltellate che stava sferrando loro l'uomo che avevano appena fermato per un controllo, quella che i due carabinieri (o uno dei due, ancora non è stato accertato) hanno attuato sparando, pare due o tre colpi di pistola, all'indirizzo dell'uomo rimasto ucciso, alla periferia nord di Terni. L'uomo, Livio Tassini ed aveva 34 anni, ternano, quando i due militari gli hanno intimato l'alt, stava guidando un motorino: ora gli inquirenti stanno verificando se il ciclomotore fosse stato rubato.
Ai primi fendenti dell'uomo, i carabinieri avrebbero reagito con il manganello in loro dotazione, ma senza riuscire a fermare i colpi di coltello, che avrebbero raggiunto un militare all'addome e al torace (ora è sottoposto ad intervento chirurgico) e l'altro alle gambe e alle braccia.
Livio Tassini era già noto all'autorità giudiziaria. Una prima ricognizione del cadavere è stata compiuta sul luogo dell'accaduto dal medico legale. Tassini sarebbe stato raggiunto da tre colpi di pistola. Il motorino che guidava quando lo hanno fermato i militari (un 50 centimetri cubici, marca Atala Califfone) sarebbe senza targa. Nel frattempo si è appreso che ci sarebbero tre o quattro testimoni di quanto accaduto: persone che, mentre pranzavano in una vicina baracca, avrebbero sentito urla e poi alcuni spari.
E' stato ritrovato nel tardo pomeriggio il coltello a serramanico lungo una quindicina di centimetri che sarebbe stato utilizzato da Livio Tassini per accoltellare i carabinieri. Il coltello era tra i fitti cespugli della zona di campagna alla periferia di Terni dove si sono svolti i fatti.
Nel frattempo si è appreso che si sono conclusi gli interventi chirurgici cui sono stati sottoposti i due carabinieri feriti. Il pm che sta indagando, Elisabetta Massini, li potrebbe interrogare nelle prossime ore per ricostruire l'accaduto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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