Fuori casello i locali vicino all’autostrada

Mila Busné

I tre fratelli Longo, Paola, Giovanni e Osvaldo, sono i titolari a San Giorgio su Legnano in provincia di Milano dell’enoteca Longo, un mondo di specialità, 0331.402194, www.longospeciality.it, un mondo di specialità perché credono fortemente nella regalistica natalizia a cui dedicano un catalogo che è anche una bella rivista del vino e delle buone cose, con piccole chicche come l’intervista in coppia ai due produttori italiani più famosi al mondo, Piero Antinori e Angelo Gaja. Ma ora ci sta a cuore segnalare un’altra loro iniziativa, splendida. Creata una casa editrice, hanno redatto e pubblicato Fuoricasello, guida a «oltre 300 locali sicuri per mangiare bene a 5 minuti dal casello autostradale». In Italia ci sono poco più di 900 caselli autostradali, ne hanno selezionati un terzo scartando le grandi città come meta di una sosta, uno che va verso Bardonecchia, non esce per andare a pranzare in Torino. Così c’è ad esempio Melegnano ma non Milano, e Roma è rappresentata da alcuni satelliti come Maccarese-Fregene o tre uscite del grande raccordo anulare, in corrispondenza di Appia, Tuscolana e Aurelia. È una guida fatta bene non solo perché verificata sul territorio (i testi sono curati da Josè Pellegrini e Davide Di Corato), ma perché offre un’alternativa vera e concreta ai grill autostradali. I Longo hanno capito che tutti quelli che percorrono un’autopista scelgono, per mangiare, un’area di sosta non per la qualità, ma per la comodità, per non perdere tempo a cercare chissà quale posto in chissà quale direzione. E una volta trovatolo, magari va pure a finire che mangia mediocremente, spendendo anche tanto. Con Fuoricasello invece, ecco buone insegne garantite a pochi minuti dal casello (e non chilometri perché conta l’intensità del traffico, non la distanza in sé). Intelligente l’uso dei simbolini: accanto agli immancabili turni di chiusura, ferie, animali sì-animali no, la durata della sosta ordinando due portate (chi viaggia non si deve mai appesantire), il prezzo di massima per un primo e un secondo, l’orario della cucina perché l’Italia è lunga e varia e in Veneto non si vive sullo stesso fuso di Puglia o Campania. E ancora la possibilità di pernottare, il menù per bambini o, almeno, il seggiolone, il menù vegetariano, l’accesso per disabili... La guida va richiesta direttamente all’enoteca Longo, costa 20 più di 5 di spese postali.

Da non perdere.

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