nostro inviato a Lecce
I ministri delle Finanze del G8 vedono «segnali di stabilizzazione» nelleconomia, ma avvertono che la situazione «resta incerta, mentre permangono rischi significativi per la stabilità economica e finanziaria». Due ombre, in particolare, offuscano lo scenario: la prima è il possibile aumento della disoccupazione, anche quando la crescita produttiva ripartirà; la seconda è il ritorno della speculazione sui mercati delle materie prime, sui derivati. È ancora presto, dicono ancora i ministri del G8, per fermare le misure di sostegno alleconomia: la cosiddetta «exit strategy» dalla crisi verrà elaborata dal Fondo monetario, e i primi piani verranno presentati allassemblea del Fmi in ottobre. Si consolida infine liniziativa italiana di predisporre un set di principi e regole comuni, legislative e di mercato, per evitare il ripetersi di crisi come lattuale. A questo fine sarà sviluppata la Lecce framework, la cornice che conterrà i nuovi standard, con la collaborazione dei principali organismi internazionali. «Abbiamo fatto grandi passi avanti», commenta Giulio Tremonti. La Lecce framework sarà sul tavolo dei capi di Stato e di governo al G8 dellAquila.
Per la prima volta dallo scoppio della crisi economica e finanziaria, un comunicato del G8 individua segnali positivi. Ma i ministri finanziari di Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Canada, Russia e Italia mettono subito in guardia dagli entusiasmi: la situazione resta incerta, rischiosa. «Siamo ancora in terra incognita, anche se vediamo i primi segni positivi», dice Tremonti. Non è ancora tempo - e lo ribadisce con forza il segretario al Tesoro americano Tim Geithner - di abbandonare le politiche di sostegno pubblico alleconomia; non è ancora tempo di pensare alla «exit strategy» dalla crisi. Il comunicato spiega che la disoccupazione potrà continuare ad aumentare, e gli «8» devono continuare nei loro interventi per ridurre limpatto della crisi sulloccupazione, massimizzando la creazione di posti di lavoro nel momento in cui leconomia si riprenderà. In proposito, Tremonti osserva però che «la situazione italiana è diversa e migliore rispetto a quella di altri Paesi. I numeri e le informazioni a disposizione del governo indicano una realtà molto diversa dalla retorica del declino. Avevamo previsto 1,3 milioni di domande per la social card, sono state molte di meno perché non avevamo le informazioni corrette, e perciò stiamo lavorando per ottenere una banca dati attendibile sulla sofferenza sociale».
Una seconda ombra sulla ripresa è rappresentata dal ritorno delle tensioni sui mercati delle materie prime. Ne fa cenno Tremonti, affermando che «un certo tipo di speculazione sta rialzando la testa, ripetendo le brutte cose fatte fino alla scorsa estate (petrolio a 140 dollari, prezzi alimentari alle stelle). Cè un ritorno della speculazione sui derivati e sui mercati delle materie prime perché, evidentemente, è ritornata anche la liquidità».
Da qui a parlare di regole il passo è breve. Il ministro dellEconomia ricorda che quando parlò di «legal standard» si pensava che si trattasse di un'utopia. Sei mesi più tardi sono stati fatti «enormi progressi e il cambio di definizione in Lecce framework non è un insuccesso ma un successo. Prima dobbiamo arrivare al consenso sui principi anche con qualche compromesso, poi si penserà a come applicarli. Ci vorrà tempo, ma siamo ottimisti». La «cornice di Lecce» comprende un ampio ventaglio di strumenti - alcuni già esistenti, altri da sviluppare - con lobiettivo di integrità e trasparenza classificati in cinque categorie: corporate governance, integrità del mercato, regolamentazione e supervisione dei mercati, cooperazione fiscale, politiche macroeconomiche e dati.
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