Gaffe atomica: sul web i siti nucleari Usa

Una lista dettagliata di tutti i siti che ospitano gli impianti nucleari civili statunitensi, comprese alcune aree con reattori nucleari e laboratori di prima importanza. Come i tre laboratori di Los Alamos, Livemore e Sandia o il complesso conosciuto come «Fort Knox» - perché protetto da eccezionali sistemi di sicurezza - situato in Tennessee, che produce un alto quantitativo di uranio arricchito, il componente più importante nella costruzione di armi nucleari. Tutte informazioni «strettamente confidenziali» anche se non segretate, raccolte per essere trasmesse alla fine di quest'anno all'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Invece sono finite per errore sul sito del Government Printing Office, accessibile a chiunque. La notizia è stata diffusa ieri dal New York Times con grande sconcerto del governo federale. Nelle 266 pagine del rapporto sono infatti contenute informazioni riservate su centinaia di siti nucleari americani nonché le mappe che indicano l'esatta collocazione dei depositi di carburanti per la fabbricazione delle armi nucleari. E i dati relativi al famoso «Fort Knox», il laboratorio Oak Ridge National che produce uranio arricchito sembrano costituire la «scoperta» più inquietante. Anche perché viene fornita l'esatta collocazione del centro, informazione che solitamente viene tenuta segreta proprio per mettere al riparo questi siti da eventuali furti. L'erronea pubblicazione offre quindi al pubblico una trasparenza decisamente maggiore di quella che aveva indotto l'Amministrazione Obama a redigere il documento, nella speranza di convincere altri Paesi come l'Iran a fare altrettanto.
La diffusione di simili dati ha destato forte preoccupazione negli Stati Uniti soprattutto per l'uso che ne potrebbero fare eventuali terroristi come ha spiegato David Albright, presidente del'Istituto per la Scienza e la Sicurezza Internazionale. Di parere diverso invece Thomas B. Cochran, uno scienziato che ha preso parte al programma nucleare di Natural Resources Defence Council, un gruppo che si occupa della mappatura degli arsenali atomici. Secondo l'esperto il rapporto è assolutamente innocuo. «Si tratta di una delle migliori liste di siti nucleari che abbia mai visto - ha spiegato - ma in essa non vedo alcuna breccia per la sicurezza nazionale. Conferma semplicemente cosa c'è già là fuori e aggiunge alcune informazioni».
«Queste sviste accadono - ha aggiunto John M.Deutch, ex direttore dei Servizi segreti ed ex ministro alla Difesa - in questo caso si è andati un po' oltre, ma la cosa non è grave». È vero che il rapporto non contiene informazioni militari su programmi e strutture per la fabbricazione di armi atomiche, ma l'imprevista diffusione di notizie altamente riservate ha comunque creato un certo imbarazzo all'Amministrazione americana anche perché a tutt'oggi non si comprende come tutto ciò sia potuto accadere. Le autorità di Washington hanno già avviato un'inchiesta. Come il rapporto sia finito sul web rimane tutt'ora un mistero. La copertina del documento afferma che la sua pubblicazione si deve alla Commissione affari esteri della Camera, ma la portavoce Lynne Weil ha negato ogni coinvolgimento diretto. «La nostra Commissione - ha detto - non ha mai pubblicato questo documento».

E Gay Somerset, portavoce del Printing Office ha ammesso di aver prodotto il documento «secondo le normali procedure».
E mentre in Usa si indaga, anche il Canada fa il passo falso: alti responsabili di governo hanno dimenticato in uno studio televisivo documenti riservati sui programmi nucleari del Paese.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica