Il veleno nella coda. Della campagna elettorale e del faccia a faccia tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia organizzato ieri dal direttore di Sky tg24 Emilio Carelli. A un minuto dalla fine, l’affondo della Moratti che ricorda al rivale una condanna in primo grado, poi annullata da un’amnistia e da una seconda sentenza, per il furto di un’auto poi usata, erano gli Anni di piombo, «per un rapimento e un pestaggio». Indignazione e querela di Pisapia.
Peccato, perché fino a quel punto il confronto era andato avanti spedito sui temi più cari a Milano e ai milanesi. Con Pisapia a far le pulci e la Moratti a rispondere punto su punto, preparata come mai ad elencare una serie di obiettivi già raggiunti nei primi cinque anni. «Un programma da completare con altra illuminazione delle strade, credito sportivo, volontariato». E poi «riqualificazioni come quelle del Parco Trotter» e tanti progetti per le periferie a partire dai «centri socio-ricreativi per gli anziani, asili nido, biblioteche». Un Pgt da trasportare dalla carta al territorio, «perché così non si consuma più suolo pubblico e il verde aumenta». Pisapia, invece, annuncia il via libera alle moschee. La giustificazione? L’Expo. «Così i milioni di stranieri che arriveranno a Milano potranno pregare». Un po’ poco per giustificare una simile rivoluzione. E poi un po’ di demagogia ci sta bene. Biglietti gratis per tram e metrò per tutti gli over 65. Bella idea, ma difficile da far digerire a chi deve far tornare i conti dell’Atm. Che a promettere in campagna elettorale è sempre facile, più difficile poi è mantenere. «Ci vogliono 500 vigili di quartiere», professoreggia Pisapia. «Ci sono già - ribatte lady Letizia - È il pattugliamento di quartiere». Lui dice di volere «aria pulita, quella che respiriamo e la trasparenza che avrebbe potuto garantire quella commissione antimafia che il centrodestra ha bocciato». C’è già il «Patto per l’integrità che consente di escludere le ditte scorrette dagli appalti». Poi l’attacco cattivo. Quello che fa saltare sulla poltrona la Moratti che Pisapia accusa di essere «sempre stata dalla parte dei poteri forti, l’ha detto anche sua cognata Milly». Letizia non ci sta. Chiede di replicare. «Poteri forti? Dica quali sono, faccia i nomi. Io sono legata solo ai cittadini». Duro anche l’affondo su Expo. Per Pisapia solo «litigi e doppi stipendi». Lei replica a memoria. «Pisapia non se ne è accorto, ma noi abbiamo lavorato: BreBeMi, Tem e Pedemontana sono figlie dell’Expo. E poi due nuove linee di metropolitana, il nuovo centro congressi da 18mila posti inaugurato l’altra settimana, il più grande d’Europa. Il rilancio di Malpensa che oggi serve più destinazione di quando Alitalia ci ha abbandonati».
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