Gaffe in tv, Ségolène sospende il suo portavoce

Il deputato Montebourg ironizza sul coniuge della Royal, che è anche il segretario del Ps I sondaggi continuano a favorire Sarkozy

da Parigi

«Qual è il più grosso difetto di Ségolène Royal come candidata alla presidenza della Repubblica?», chiede il presentatore di un talk-show al deputato socialista Arnaud Montebourg, grintoso portavoce ufficiale dell’interessata. La sua risposta lascia tutti di stucco: «Ségolène Royal ha un solo difetto: quello di avere come coniuge François Hollande!». Un attimo d’imbarazzato silenzio e poi lo studio televisivo esplode in una risata. Ségolène Royal è la candidata all’Eliseo per il Partito socialista, di cui il suo compagno François Hollande (padre dei suoi quattro figli) è segretario generale e per il quale Montebourg è deputato. Come dire che le relazioni in seno alla principale formazione politica della sinistra francese sono perlomeno aspre. La scena è andata in onda in diretta alle 20 di mercoledì sulla rete Canal Plus. Ieri se ne sono viste le conseguenze. Montebourg è stato sospeso dalla carica di portavoce della candidata. Ma anche in questo caso è stata la confusione a farla da padrona. Montebourg ha offerto le proprie dimissioni dalla carica. Ségolène le ha rifiutate e lo ha punito con quello che ha lei stessa definito «un cartellino giallo»: un mese di sospensione dalla carica di portavoce. Poi si vedrà. Nel frattempo il giovane deputato socialista ha di che meditare sul peso che le gaffe possono avere in una campagna elettorale tesissima, come quella in vista delle presidenziali francesi del 22 aprile e del 6 maggio.
Nei sondaggi c’è stato un capovolgimento: la maggioranza degli istituti demoscopici vede ormai il candidato dell’Union pour un Mouvement populaire (l’Ump) Nicolas Sarkozy in testa sulla rivale socialista. Ieri un altro sondaggio ha ipotizzato un esito di 52 contro 48 per cento al ballottaggio a favore di Sarkozy. Ma tutti gli esperti esortano alla prudenza: mancano ancora 93 giorni al primo turno. Il primo a saperlo è Sarkozy, che ha evitato ogni trionfalismo. Commentando la gaffe di Montebourg, il candidato dell’Ump si è limitato a dire una frase del tipo: «Certi portavoce è meglio perderli che trovarli». All’interno del Partito socialista è molto accesa la discussione a proposito del ruolo di Hollande, che - tra venti e tempeste - sta cercando da un mese di fare gioco di squadra con Ségolène, ma che ottiene l’effetto opposto a quello desiderato. Hollande tenta in particolare di procacciare alla sua compagna simpatie tra i ranghi della sinistra più radicale, che dice apertamente di voler aumentare le tasse. Così si è espresso in questa direzione, suscitando però reazioni negative nell’opinione pubblica.

Alla fine è stato proprio il portavoce della Royal a mettere i bastoni tra le ruote a quel tentativo di gioco di squadra. Adesso Montebourg rifletterà anche sul vecchio detto: «Tra moglie e marito non mettere il dito». Neanche il dito di un portavoce.

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