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Galan: «Resto all'Agricoltura, lavoro e mi diverto anche...»

Il ministro smentisce le voci che lo indicano al posto del collega Bondi ai Beni Culturali. E poi dà i numeri della pesca sportiva in Italia: «Ad oggi censiti 77mila appassionati, contiamo di arrivare a 500mila». Indotto da 350 milioni di euro

Quanti sono gli italiani con l'amo in tasca? «In questo momento i pescatori sportivi censiti sono 77mila e contiamo di arrivare in un paio di mesi a 500mila». Sono i numeri del ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan, intervenuto al convegno sulla pesca ricreativa nell'ambito della manifestazione «Big Blu» di Roma.
Ma è meglio chiarire da subito le intenzioni: «L'obiettivo non è certo quello di mettere una nuova tassa - ha precisato Galan, tranquillizzando la platea - del resto io non ne ho mai introdotte quando ero governatore e il Veneto è la regione in cui se ne pagano meno con servizi che non sono male; punto invece - ha continuato - a dare al settore il giusto rilievo che merita e solo contandoci possiamo farlo in modo da avere gli stessi diritti di altri comparti».
Secondo il ministro, quando il censimento sarà finito «si vedrà se sono più numerosi i giocatori golf o di hockey su prato oppure quelli che vanno a pesca; è una vera sfida...».
Galan ha ricordato l'importanza economica del settore che conta un indotto pari a 350 milioni di euro e 1.500 negozi specializzati. «Mi ricordo bene - ha concluso il ministro da sempre appassionato pescatore sportivo - quanto spendevo quando facevo questa attività, tra attrezzature varie, canne e mulinelli....
Infine una battuta sulle prospettive di governo del ministro: nessuna conferma dal diretto interessato sulle voci che indicherebbero Galan in uscita dall'Agricoltura per approdare ai Beni Culturali al posto di Sandro Bondi, lasciando magari la poltrona alla Lega. Chiude i pettegolezzi Galan: «Mi trovo bene dove sto e mi auguro di rimanere all'Agricoltura.

Sto facendo il mio lavoro con il massimo dell'impegno possibile e mi diverto anche».

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