Galati: così l’Italia riuscirà a valorizzare «l’oro del Sud»


«Il Mezzogiorno non dev’essere un problema, ma un’opportunità: col pessimismo non si risolvono i problemi, bisogna rimboccarsi le maniche». Il presidente della Camera Pierferdinando Casini riassume così il «pensiero positivo» sul Meridione messo nero su bianco dal sottosegretario alle Attività produttive Pino Galati nel suo libro «L’oro del Sud».
All’hotel Exedra, per la presentazione del volume, edito da Rubettino, oltre alla terza carica dello Stato e all’autore dell’introduzione, Cesare Lanza, erano presenti anche i numeri uno di Confturismo e Federturismo Bernabò Bocca e Costanzo Jannotti Pecci. Perché una delle risorse che Galati individua per far decollare il Sud è proprio la valorizzazione del suo patrimonio di storia, arte, natura e cultura.
«Il Mezzogiorno non ha nulla da invidiare al sud del Portogallo, anzi è decisamente più bello. Eppure l’Algarve, con i suoi campi da golf, ha imparato ad attrarre un turismo ad alta capacità di spesa», ha osservato Bocca, ribadendo insieme a Jannotti Pecci l’importanza di investimenti nelle infrastrutture, soprattutto nei trasporti.
«Investire nel futuro - ha ribadito Galati - è la condizione per far decollare il Mezzogiorno. E per cambiare è indispensabile valorizzare le sue enormi potenziali risorse: giovani, donne, turismo, gli ori del Sud».

Ancora Casini ha proposto poi un patto tra i partiti per combattere la criminalità, «per non giocare l’uno contro l’altro, perché se queste vicende entrano nel tritacarne della campagna elettorale se ne avvantaggiano i nemici dello Stato».
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