Gallarate Deep Purple, sessantenni d’assalto a ritmo di rock

Sono nati in una data - nel bene e nel male - storica: il fatidico 1968. Hanno venduto oltre 100 milioni di dischi nel mondo, durante la ultra quarantennale carriera. Sono comparsi perfino nel «Guiness dei primati», come la band più rumorosa in assoluto. Lo avrete già capito: stiamo parlando dei Deep Purple, indomita e indomabile band britannica, da annoverarsi tra i più importanti quanto longevi (anche se con una soluzione di continuità tra il 1976 e il 1984) gruppi rock di sempre. Il leggendario «complesso», come si diceva qui da noi tra gli anni ’60 e ’70, si esibirà in concerto stasera (ore 21) allo Stadio delle Azalee di Gallarate (via dei Salici, località Cajello, euro 35, info: 0331-548892).
Sarà la prima tappa del un tour estivo italiano, che porterà la band a visitare nuovamente il Belpaese da Nord a Sud con otto concerti in dieci giorni. La formazione attuale vede Ian Gillan alla voce, Roger Glover al basso, Ian Paice alla batteria, Steve Morse alla chitarra e Don Airey a tastiere e organo hammond. Per chi ha vissuto gli anni d’oro del rock e ha già quindi abbondantemente doppiato la boa degli «anta», sarà senz’altro un bel ritorno. Del resto, quarant’anni di musica sulle spalle di questi sessantenni, ancora pieni di voglia di divertirsi e divertire, non sono passati invano.

Nessun disco nuovo da promuovere, ma il desiderio di suonare «live», indubbiamente una delle loro peculiarità più spiccate. E non è un caso se i Deep Purple hanno mantenuto viva e vitale la loro inclinazione alla ricerca nella musica, anche (ma non solo) attraverso l’improvvisazione.

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