Gamberale e Profumo scendono in campo per le antenne di Wind

Chiusa ieri la prima fase della gara: in lizza almeno tre cordate. Atlantia con Clessidra e Sirti

Gamberale e Profumo scendono in campo per le antenne di Wind

da Milano

C’è un nuovo protagonista nella gara per le torri di telecomunicazione promossa da Wind e 3 Italia. Ieri, in occasione della scadenza del termine per la presentazione delle offerte non vincolanti, Dmt (Digital Multimedia Technologies) di Alessandro Falciai e il Fondo Italiano per le Infrastrutture (F2i) fondato da Vito Gamberale hanno annunciato la costituzione di una società per partecipare alla gara.
Si chiamerà NetCo e sarà partecipata al 51% da Dmt e al 49% da F2i. NetCo però è soltanto il primo passo verso una struttura più complessa che permetterà l’ingresso di altri soci finanziari accanto a Dmt, l’unica società italiana specializzata nel business delle torri di trasmissione (ne possiede già 1287 tra siti dedicati alle telecomunicazioni e quelli per il brodcast televisivo). NetCo infatti parteciperà alla gara attraverso una società controllata al 60%, chiamata «BidCo», al cui capitale parteciperanno anche i fondi infrastrutturali gestiti dal gruppo australiano Babcock & Brown con una quota del 15%, il fondo specializzato in siti trasmissivi Rreef di Deutsche Bank con il 15% e il gruppo UniCredit con il 10%. Advisor di Dmt e F2i sono Credit Suisse e Rothschild.
Chi si aggiudicherà la gara prenderà il controllo del 50,1% di Eiffel Tower Company, la società a cui sono state conferite le 18mila torri dove si trovano i sistemi di trasmissione per le reti di tlc di Wind e 3 Italia. Il valore della gara è stimata dalle due società, assistite da Morgan Stanley e Banca Intesa, tra gli 1,5 e i 2 miliardi di euro. I siti infatti diventerebbero molto interessanti in vista anche della diffusione del wimax, la nuova tecnologia di trasmissione mobile a banda larga, per la quale il ministero ha promosso una gara tra gli operatori di telecomunicazioni che terminerà a gennaio.
Secondo le prime informazioni fra i soggetti che hanno manifestato interesse per Eiffel ci sono Sirti, il gruppo di private equity Clessidra e Atlantia, che appaiono destinate a dar vita a una cordata. In lizza c’è sicuramente anche Tdf (operatore del settore controllato dal gruppo di private equity Tpg) mentre altri gruppi come Maquaire, il fondo di private equity Carlyle, Crown Castle International, Abertis, la società di investimenti Fortress e American Tower Corporation, altro operatore del settore, con 23mila siti fra Usa, Brasile e Messico non dovrebbero aver presentato offerte.
A questo punto in gara ci sarebbero soltanto tre cordate e la short-list dovrebbe essere pronta con tutta probabilità entro 7-10 giorni.

Non è detto comunque che si possano delineare altri schieramenti simili a quello guidato da Dmt e F2i, ovvero un mix tra operatori industriali, fondi specializzati in infrastrutture e soggetti destinati ad assumere un ruolo puramente finanziario.
Dopo la formazione della short-list verranno formalizzate le offerte vincolanti e successivamente si procederà all’asta, che dovrebbe concludersi all’inizio del 2008.

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