Garocchio: ausiliari basta multe

Giannino della Frattina

Alt al flagello delle multe. Lo chiede un’altra volta con forza l’azzurro Alberto Garocchio, vice capogruppo a Palazzo Marino, con una lettera inviata al comandante dei vigili Antonio Chirivì.
Nulla da dire sulla tolleranza zero nei confronti di «automobilisti maleducati, arroganti, talvolta violenti, passaggi col rosso, sosta in doppia/tripla fila, velocità eccessiva e quant’altro». In questi casi la «vigilanza urbana» fa perfettamente il suo dovere. Tutt’altra cosa, spiega Garocchio, sono i divieti di sosta, con «famiglie non particolarmente abbienti costrette a sborsare ogni mese anche 200 euro di multe». I maggiori responsabili sono gli ausiliari della sosta. «È necessario - l’invito inviato al comandante dei ghisa - che siano educati a espletare il loro compito al servizio della cittadinanza e non contro la cittadinanza.

È arrivato il momento di ripensare seriamente compiti e funzioni da affidare loro». I motivi sono presto detti. Punto primo «l’automobile esiste e non può essere fatta sparire, né portata a casa». Punto secondo «non esistono parcheggi sufficienti a soddisfare le necessità dei residenti».

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