GARRONE, LASCI PERDERE I FRANTI

GARRONE, LASCI PERDERE I FRANTI

Credo che i giornalisti che si auto-citano siano un po’ patetici. Ma, per una volta, permettetemi di essere anche più che patetico.
Giornale di Genova e della Liguria, 14 gennaio 2006, due settimane prima del suo gol del primo febbraio in Coppa Italia contro l’Udinese, quando tutti hanno scoperto chi è Foti. E invece. Giornale di Genova e della Liguria, 14 gennaio 2006, quando Salvatore aveva al suo attivo solo tre minuti in serie A contro il Livorno, un tempo in Coppa Italia a Cagliari e due presenze da attore non protagonista in panchina contro Parma in campionato e Cagliari al ritorno di Coppa. Stop, punto, fine. Ecco, quel giorno, scrivevamo: «Occorrerebbe dare fiducia a Foti che, nei pochi minuti contro il Livorno, ha fatto molto meglio di Colombo».
Ecco, proprio qui sta il punto. Siamo tutti felici che Foti abbia giocato divinamente contro il Messina. Ma la domanda da farsi è un’altra. Perchè Foti, prima di domenica, aveva giocato solo dodici minuti in serie A? Perchè ha esordito da titolare solo perchè erano contemporaneamente infortunati Fabio Bazzani, Emiliano Bonazzoli, Francesco Flachi e Vitali Kutuzov? Lo spogliatoio del Doria deve trasformarsi in un lazzaretto perchè giochi un giovane? E ancora: perchè l’altro gioiellino blucerchiato, su cui scommetteremmo ad occhi chiusi, Gionata Mingozzi, non ha avuto ancora la gioia di esordire in serie A? Perchè, dopo aver giocato benissimo 57 minuti in Coppa Italia contro il Cagliari è sparito dai tabellini?
Più volte, da queste pagine, ci siamo lamentati delle campagne acquisti (campagne acquisti?) al risparmio della Samp. Ma abbiamo anche scritto che Garrone è assolutamente legittimato a non comprare altri calciatori, visto che i soldi sono i suoi. Però, a questo punto, il Doria dovrebbe investire sui giovani - soprattutto potendo contare su un grandissimo osservatore come Salvatore Asmini, forse il migliore d’Italia - anzichè puntare sugli ultratrentenni. Che senso ha prendere Iuliano e dar via Scurto? La Roma di Spalletti insegna. E cosa c’è di meglio di due avere gioiellini in casa?
In attesa di vedere se si crede davvero nella linea verde o se Foti ha giocato solo a causa degli infortuni degli altri e Mingozzi si mimetizzerà con la panchina di Marassi, resta da dire della vertenza diritti televisivi. Le notizie che arrivano sono buone, i soldi arriveranno ottimi e abbondanti, e, quindi, tutto fa pensare che contro la Juventus la Sampdoria giocherà regolarmente. Anche per evitare penali da pagare a Mediaset che ha comprato i diritti di tutte le partite, compresa quella di maggior richiamo dell’anno.
Per Duccio Garrone ho una stima sconfinata per tutto quello che ha fatto per Genova senza essere nemmeno ringraziato, dal Carlo Felice in giù, e per quello che continua a fare con la Fondazione Garrone, vero polo culturale della città che questa Genova non ha capito fino in fondo. Al presidente doriano non resta che abbandonare le compagnie dei Franti calcistici di turno, alcuni dei quali impegnati in campagne politiche e non calcistiche, ed evitare di fare dichiarazioni troppo forti di battaglia se non si hanno dietro eserciti.

Anche perchè - se, dopo aver giocato contro il Milan, la Samp giocherà anche contro la Juventus, come tutto lascia pensare - il presidente rischia di giocarsi parte della sua credibilità. Che era immensa. Era, appunto.
Ce l’ha insegnato il libro Cuore: i Garrone non devono mischiarsi con i Franti.

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