Accordo possibile sulla vicenda del gasdotto Tag, che porta il gas in Italia dalla Siberia attraverso lUcraina, e per il quale pende sullEni la spada di Damocle della cessione, imposta dalla Ue per motivi di concorrenza. «Ci sono le condizioni per arrivare ad un accordo» ha detto il ministro degli Affari europei Andrea Ronchi, che in un incontro con la commissaria alla Concorrenza Neelie Kroes ha sottolineato «linteresse strategico nazionale» del gasdotto, che consentirebbe di congelare le regole antitrust. Il ministro si è detto «ottimista», in quanto la Kroes «si è mostrata molto disponibile». «Linchiesta è ancora in corso», ha fatto sapere Bruxelles, senza ulteriori commenti.
Se la commissione dovesse decidere per lapertura di una procedura di infrazione per comportamento anticoncorrenziale - il sospetto per il quale la Ue ha aperto lindagine nel 2006 - il Cane a sei zampe rischierebbe una maxi-multa (oltre 500 milioni, è la stima degli esperti) e lobbligo di cedere il gasdotto Tag, di cui controlla l89% e che trasporta il 30% del gas importato dal nostro Paese. Un rischio che però dovrebbe essere scongiurato, proprio per limportanza strategica del Tag nellapprovvigionamento energetico dellItalia.
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