Cronache

Gasperini, un occhio al Bologna e la testa al derby

Da una parte c'è la classifica dall'altra c'è il calendario e ora sorridono entrambi. E' per questo che Gian Piero Gasperini pensa ad un'accelerata in questo finale di 2008 che potrebbe rafforzare quella colonna di sinistra a cui Enrico Preziosi tiene tanto. «Ora abbiamo la possibilità di consolidarci - ha dichiarato il tecnico alla festa del Genoa Club Valenti - affronteremo le squadre della colonna di destra e ci vorrà comunque molta concentrazione. Un bilancio lo faremo alla fine del girone d'andata».
Domenica arriva il Bologna, ma in città ormai la partita da vincere è il derby. «So che a Genova i tifosi ci tengono molto e anche noi ci teniamo - ha commentato il 'Gasp' - ma prima c'è il Bologna e non sarà facile». Non sarà facile anche perché di fronte ci saranno ex con la voglia di fare bene come Adailton e Di Vaio. «Sono stati molto importanti nell'anno della promozione in A - ha dichiarato - ma ora vogliamo batterli e poi penseremo al derby». E per la partita di domenica il tecnico rossoblù recupera Sculli. L'attaccante calabrese ieri è tornato ad allenarsi dopo i problemi al polpaccio e così l'unico a svolgere lavoro differenziato è stato Francesco Modesto, mentre Matteo Paro ha proseguito l'iter riabilitativo a Chiavari. Chi ieri si è invece allenato a metà è stato Matteo Ferrari. Nel pomeriggio il difensore rossoblù è corso al fianco della compagna, la soubrette Aida Yespica, che sta per regalargli la gioia del primo figlio.
Gioie sportive le sta invece assaporando Anthony Vanden Borre che ha faticato ad integrarsi nel gruppo rossoblù nella scorsa stagione e che ora si sta ritagliando un suo spazi: domenica potrebbe nuovamente scendere in campo dall'inizio affianco di Milanetto. «Devo lavorare tanto - ha dichiarato il centrocampista belga - .La fiducia della società e l'aiuto che mi sta dando Gasperini, un duro ma che sa cosa chiedere a un calciatore, si stanno rivelando importanti per imparare.

Nel Bologna troverò il mio amico Mundingayi: a Bruxelles abitiamo vicino, non posso perdere contro di lui, sennò non faccio vita».

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