Il 6 dicembre 2009 il Parma pareggiò col Genoa a Marassi con doppietta di Biabiany, poi Enrico Preziosi ebbe un doppio screzio, con il presidente emiliano Tommaso Ghirardi e con Panucci. A maggio al ritorno preferì non parlare, adesso vive lattesa con apparente serenità.
Presidente, intanto ha ottenuto le spiegazioni che cercava da Gasperini?
«Mi ha chiarito le sue scelte con il Chievo, è da noi da 5 anni, due giornate sono un periodo troppo stretto per fare discorsi di crisi, è stato un semplice confronto, sono soddisfatto delle risposte avute».
Cosa non la convinceva?
«La sostituzione di Ranocchia allintervallo. Sono scelte del mister, ci siamo parlati come fra datore di lavoro e dipendente».
L1-3 di Marassi lascerà strascichi?
«Le sconfitte hanno sempre lo stesso sapore. Non mi aspettavo, francamente, alla seconda giornata, una caduta di tensione del genere, torniamo in campo domenica e mercoledì. È stato un incidente, speriamo non si verifichi più».
Nove mesi fa, dopo quel 2-2 Ghirardi si avvicinò per darle la mano, lei replicò con un «Vattene o ti prendo a calci». Ora cosa si sente di dire?
«Spero in un risultato positivo dalla gara del Tardini, ammesso che ci siano ruggini, per fortuna vanno in campo i giocatori. Che non ci siano buoni rapporti fra le due società è un dato di fatto, per me tuttavia non è una partita speciale».
Neanche il proprietario gialloblù la prese bene: «Sei tu che hai problemi con la giustizia, non io».
«Le mie parole furono frutto di un atteggiamento che allepoca mi amareggiò. Resta la mia considerazione negativa su rapporti che in passato erano buoni e poi sono peggiorati. Non me laspettavo, restai deluso. Ma andiamo avanti, è come non fosse successo niente».
Il dissapore nacque dall'affare Troest. Lei lo comprò perché Ghirardi lo chiedeva come piacere, con la promessa che il Parma lavrebbe riscattato, tornato in serie A, mentre poi lo lasciò a Genova.
«Il difensore danese è ancora di nostra proprietà, labbiamo dato in prestito allAtalanta, in B, perché trovi spazio».
Lex ds crociato Andrea Berta avvalorò la sua tesi, ora collabora col Genoa?
«Stiamo pensando di metterlo sotto contratto, stiamo verificando gli ultimi dettagli».
Con il Parma non si era lasciato bene.
«Non so, io penso al futuro. Molti allenatori chiudono male un rapporto e poi continuano a lavorare. È la storia del calcio, quasi sempre fatta di lotte e rancori. Ognuno deve commisurarsi alla propria personalità».
Ora i rapporti con Ghirardi sono migliorati?
«Ci ignoriamo, in qualsiasi posto ci troviamo. Magari chiederò scusa io, oppure lo farà lui. Non cè niente di grave o clamoroso. Se tornerà un minimo di relazioni, andiamo avanti con lo stesso spirito precedente».
Domenica ci sarà?
«Non vado mai in trasferta, da almeno 7 anni. Escluso a San Siro perché è a due passi da dove abito, a Milano. Per mia abitudine resto a casa».
Due mesi dopo la lite con lei, Panucci rescisse il contratto con il Parma, adesso fa il commentatore per Sky e ha lasciato il calcio.
«Per motivi personali. Non so perché il Parma avesse interrotto laccordo, è stato un grande giocatore, con un carattere difficile. Abbiamo archiviato pure quella discussione. Gli era già capitato di sbracare, no?».
Fra i crociati ci sono due ex Grifone: Crespo e Lucarelli, domenica squalificato.
«Alessandro Lucarelli da noi venne promosso in serie A, arrivò a Parma a condizioni molto particolari, in quel momento la società ducale ne aveva bisogno. Due anni fa mandai lì altri 2-3 giocatori. Con il Parma i presupposti erano diversi, magari le mie valutazioni non erano condivise. Comunque non ho nessun motivo di rivalsa. «Ai giocatori non dirò frasi del tipo: Diamo il 110% contro il Parma. Non sanno niente di quegli episodi, giochino tranquilli. Nel mio modo di essere non ci sono mai rancori nei confronti di nessuno».
Giovinco si è presentato con assist, gol, palo e traversa
«Lavevamo cercato lanno scorso. Il Parma si è rinforzato parecchio, ha centrato parecchi obiettivi di mercato. Però avevamo già vinto lì a maggio, speriamo di ripeterci».
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