Gazebo: «Sì, amo ancora Chopin»

C'è chi non è mai cambiato, chi si è ritirato, e chi è scomparso per poi ripresentarsi con un volto nuovo. Come Mickey Rourke, tornato al cinema con The Wrestler, la faccia trasfigurata da anni di droga, galera e boxe. Dopo avere incantato tutti con la sua interpretazione del campione in declino, ora il vecchio sex symbol di 9 Settimane e ½ torna a recitare con Kim Basinger in The Informers, film tratto dal primo libro di Breat Easton Ellis, Acqua dal Sole. Simboli anche loro degli '80, l'attrice e lo scrittore sono rimasti tali e quali, senza restare però ancorati all'immagine di quegli anni. E anche in Italia c'è chi è tornato dopo anni di oblio senza aver perso lo smalto. Come Gazebo (Paul Mazzolini), che si era ritirato dalle scene dopo un decennio di successi (e 10 milioni di dischi venduti) con brani come I Like Chopin e Masterpiece. «Ho lavorato solo con la musica, esplorato nuovi generi e nuovi Paesi come l'Albania, dove ho lanciato Ardit Gjebrea, che oggi è una star...». Dopo anni di ricerca, oggi Gazebo ha inciso Syndrone: 19 brani (tre sono pezzi storici), frutto della collaborazione con artisti come Jerry Marotta (batterista di Peter Gabriel) e John Giblin (bassista di Phil Collins). In vendita sul suo sito (gazebo.info) in cofanetto speciale, tra poco l'album sarà anche nei negozi. Come altre star tornate dopo anni di silenzio - Grace Jones per esempio, che di recente ha inciso un album - Gazebo è rimasto fedele a se stesso.

Nonostante le pressioni di chi lo voleva in tv. Tanti colleghi sono ricomparsi nei reality (da Den Harrow a Sandy Marton), «io ho detto sempre no - conclude -. Non ho guadagnato come qualcuno ma la dignità è la cosa più importante».

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