La prima cosa da fare dopo un incidente che, oltre a spezzarti polsi e bacino, rischia di disintegrare pure la tua carriera, dicono sia di pensare positivo. E concentrarsi su chi, nelle tue stesse condizioni, è riuscito a farcela. A Carlo Cudicini, uscito malconcio dopo un incidente con la sua moto, non resta altro.
In questi casi, il vate delle resurrezioni miracolose non può che essere lo sciatore austriaco Hermann Maier. Nell’estate del 2001, all’apice del successo, un brutto incidente in moto mise a rischio non solo la sua carriera, ma anche la sua gamba destra: soltanto un lungo intervento chirurgico durato sette ore, ne scongiurò l’amputazione e permise a «Herminator» di tornare a vincere. Il cammino di Maier sull’inerpicata strada della resurrezione durò 478 giorni ma, prima del ritiro avvenuto pochi mesi fa, l’austriaco tornò a imporsi in Coppa del Mondo nel 2004, a vincere un oro ai Mondiali di Bormio nel 2005 e a salire due volte sul podio alle Olimpiadi di Torino.
Ieri mattina al portiere del Tottenham Carlo Cudicini è successa la stessa cosa che accadde a Herminator la sera del 24 agosto 2001. In sella alla sua moto Bmw si è scontrato con una Ford Fiesta guidata da una donna nella zona di Walthamstow, a est di Londra, mentre si stava recando al campo d’allenamento. Gravi le conseguenze: frattura di entrambi i polsi e rottura del bacino. Ricoverato d’urgenza in ospedale, ora la carriera di Cudicini è a forte rischio: anche il sito del Tottenham si è limitato a uno scarno bollettino sanitario («Il medico sociale del Tottenham è subito accorso in ospedale per seguire l’evolversi degli eventi»), lasciando presagire diversi dubbi sul futuro del portiere che ora può soltanto recriminare per una cosa: ormai in quasi tutti i contratti dei calciatori, infatti, è espressamente vietato scorrazzare per strada in moto.
Ma l’incidente di Cudicini è solo l’ultimo di una lunga lista. Fuori da 14 mesi, è ormai scontato che il 25enne attaccante inglese del West Ham, Dean Ashton, dirà presto addio al calcio per via di un’infortunio alla caviglia che aveva subito nell’agosto 2006 durante un allenamento con la Nazionale.
L’attaccante statunitense Charlie Davies, 23 anni del Sochaux, dovrà invece restare fermo ai box almeno 12 mesi e sperare che niente vada di traverso durante la riabilitazione. Meno di un mese fa, in un incidente con la sua Mercedes, si era spezzato tibia e femore destri, oltre ad alcune ossa del viso. Nell’impatto aveva anche perso molto sangue.
Operato per oltre 5 ore all’ospedale di Washington, di certo Davies, 4 gol in 17 partite con la nazionale, perderà il mondiale 2010, dopo aver aiutato gli Usa a qualificarsi. Ora non gli resta che sperare di rifarsi in Brasile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.