il gelicidio dei lettori

il gelicidio dei lettori

2L’EMERGENZA
Forse sarebbe bastato

un po’ di sale in zucca
Cari sindaco e giunta comunale, volevo complimentarmi per i seguenti motivi:
- nonostante l'ampio preavviso la città è rimasta paralizzata per pochi centimetri di neve;
- nonostante due giorni di sole, non siete riusciti a capire preventivamente che occorreva spargere un po’ di sale nelle zone ghiacciate del Ferraris, riuscendo a far saltare la partita (mentre a Torino a meno sei giocavano, ed a Milano di sera... pure!);
- nonostane gli episodi del week-end appena trascorso, siete riusciti a paralizzare la città anche oggi, per una pioggerellina che col freddo è diventata ghiaccio. Bastava uno spargisale che la sera prima rendesse non ghiacciabili le arterie principali della città, i caselli autostradali e la tratta autostradale Voltri-Nervi, ma forse era troppo semplice e troppo ovvio.
E la vostra risposta qual è stata? Avete incolpato le «troppe auto private» riuscendo questa mattina a scrivere sui tabelloni elettronici «traffico vietato alle auto private fino alle ore 10» (ma che speravate che un automobilista in coda e diretto in ufficio tornasse a casa prendendo uno dei vostri inefficientissimi autobus?). Per la partita invece (figura da città dell’8° mondo) ve la siete presa con il prefetto, quando era vostro compito che gestite l'impianto capire le cose da fare, e farle tempestivamente!
Ebbene, non vi chiedo di dimettervi (tanto è inutile, troppo comode le poltrone), ma perlomeno di vergognarvi. Vergognatevi per questa inutile ed ipocrita campagna di ghettizzazione del traffico privato a favore di un pessimo e scadente servizio pubblico, nata da un decennio col peggior Sansa capace solo di far danni, imbottigliando il traffico in strettoie, vie chiuse, corsie gialle, piani Winkler e compagnia con conseguenze disastrose in casi di fenomeni atmosferici estremi; e vergognatevi per la totale incompetenza nella gestione di una situazione ordinaria quale può essere una nevicata ampiamente prevista e una successiva gelata.
Mi piacerebbe vedervi materialmente spalare sale sul ghiaccio causa degli ingorghi, lo stesso sale che con un po’ di buonsenso bastava per evitare tutto questo.
Giacomo Puppo
2UNA VERGOGNA
E dopo le multe...

andatevene a casa
Spettabile redazione genovese de «il Giornale», approvo in pieno quanto scritto da Pistacchi sulla dimostrazione di inefficienza da parte della sindaca comunista Vincenzi e del suo assessore nella vicenda «neve al Ferraris»; a mio avviso, però, dopo «vergognatevi e multatevi» avrebbe dovuto aggiungere «... e andatevene a casa».
Cordialmente,
Luigi Parodi
Courmayeur
2PORTO VENERE
Lo spartineve

delle competenze
Caro Direttore, venerdì scorso quando sono venuta in redazione per gli auguri di Natale, a Genova incominciava a nevicare. Che bello, dicevi tu, pensando ai bambini oh no, replicai io, pensando al mio paese. Detto fatto, nella notte ha nevicato anche a Porto Venere, 20 cm che hanno reso un paesaggio mozzafiato, ma che ci hanno isolato per quasi due giorni. Non voglio dare la croce addosso al Sindaco, che ho contattato più volte, e che mi ha sempre aggiornato sulla situazione, tuttavia, a partita finita, è anche giusto fare un’analisi che permetta di fare meglio la prossima volta. L’emergenza è stata gestita alla meglio anche se con pochi mezzi, e non parlo di spartineve, che sarebbero sprecati nel parco auto del Comune di Porto Venere, parlo piuttosto di sale, semplice sale che è mancato, perché viene dato con il contagocce ai Comuni. Sale che costa 20 centesimi al supermercato, sale che abbonda nelle saline italiane, da Cervia alla Sicilia, e che può ridurre i rischi in caso di strade ghiacciate. E punto anche il dito contro la Provincia della Spezia, che quando è riuscita a far arrivare un mezzo spartineve fino a Porto Venere, lo ha poi fermato al «cavo» e fatto tornare alla Spezia, in quanto l’anello che comprende tutto il paese (3 Km in tutto) non è più strada provinciale, ma comunale.
Mi chiedo, come sia possibile, in una situazione tanto critica, lavorare con le carte in mano, anziché adoperare la solidarietà e togliere dall’isolamento un paese dove abitano tanti anziani.
Buon Natale.

2A CHI TOCCA SPALARE
Il suolo è pubblico

solo a singhiozzo
Cari amici de «il Giornale» di Genova, con il vostro tramite rivolgo i seguenti quesiti all'esimia Prof.sa Vincenzi, sindachessa, ed all'assessore addetto: perché se metto un tavolino e quattro sedie sul marciapiedi davanti al portone del palazzo dove abito, arrivano i vigili e mi contravvengono per occupazione abusiva di suolo pubblico, e se nevica e non spalo la neve sul medesimo tratto di marciapiedi arrivano i vigili e mi contravvengono perché non ho pulito quanto di mia pertinenza? Se il suolo è pubblico a pulirlo dovrebbe pensare il Comune, se il suolo non è pubblico posso metterci tutti i tavolini che voglio. O no? E semmai perché no?
Con viva cordialità,
Gualtiero della Tonnara
Trapani
2SENSO CIVICO
La democrazia

di Scidone
Mi ha fatto piacere leggere le esilaranti dichiarazioni intrise di ottimismo dell'Assessore Scidone nel «the day after» alla prima nevicata.
«Ogni emergenza ci fa crescere», «Agli spalatori mancava il sale», «Nessuno ha tolto il ghiaccio» (rivolgendosi ai commercianti) e, infine, la più sensazionale: «...la democrazia si misura anche dal senso civico dei cittadini».
Caro Assessore: da due anni a oggi, la democrazia a Genova, sul piano della sicurezza, si è invece persa sulla sua scrivania... impossibile misurarla, non c'è!
Non c'è stato coordinamento, Assessore, tra Comune e Amiu, questo è il problema, e il grave è che la nevicata era stata preannunciata, quindi, un Assessore che si rispetti non si fa cogliere impreparato (anche se per lei mi pare abbastanza un rito!).
Così come non si possono accusare i cittadini o i commercianti perché non hanno tolto il ghiaccio: ma sui marciapiedi di passaggio a Voltri, dove a due giorni dalla nevicata, si era costretti a camminare in mezzo alla strada per impraticabilità marciapiedi, a chi attribuisce la colpa? Ai pedoni che non hanno portato il sale da casa propria così potevano rendersi utili mentre tentavano di andare a fare spesa?
Assessore perché le sue inottemperanze deve sempre addebitarle agli «altri»... una volta al Governo, un'altra volta al Questore o al Prefetto, poi ai cittadini...: è ora di «crescere» sì, ma non per l'emergenza, ma per serietà politica.
Genova è satura di ordinanze inapplicate, di scaricamento di responsabilità e di avere un Assessorato alla «Città Sicura» che ci ha condotti al penultimo posto, per l'ordine pubblico, tra le città italiane.
La democrazia, caro Assessore, si deve misurare a cominciare dai propri amministratori che devono essere da esempio e svolgere scientemente il proprio lavoro: ora capisce perché, nel suo campo, forse i cittadini hanno tralasciato un po' di senso civico?
Ringrazio peraltro il Dott. Pistacchi che nel suo articolo odierno ha praticamente espresso il pensiero mio e di molti altri genovesi che questa mattina, alla seconda nevicata (a Voltri e ponente) e ghiacciata nel resto di Genova si sono trovati a scivolare sui marciapiedi ghiacciati, ad aspettare mezzi pubblici che non arrivavano, a scendere dai treni che non partivano... e la Sindaco ed il suo assessore hanno avuto anche il coraggio in consiglio comunale di dire che le affermazioni dell'opposizione non erano vere!
È ora che questa Giunta scenda dal trono e se ne torni a casa... i genovesi ringrazierebbero di cuore.
Lorella Leonardi
2AUGURI
E sotto l’albero

un nuovo assessore
In contrapposizione agli auguri per il Sen. Musso rivoltigli dalla signora Roberta Simoni, io rivolgo gli auguri alla Signora Sindaco e come regalo sotto l'albero le farei trovare molto volentieri un nuovo assessore alla Città Sicura, perché l'attuale è pure stato «sommerso» da un dito di neve..! (è un collezionista di flop e brutte figure, poveraccio!).
Erica Leonardi
Una cittadina del ponente che dopo due giorni dalla nevicata camminava ancora in mezzo alla strada
per l'impraticabilità
dei marciapiedi a Voltri
2GHIACCIO IN EDICOLA
L’odissea per trovare

il mio Giornale
Caro Massimiliano, stamattina in un vero e proprio clima da «tregenda» percorrendo strade ghiacciate (chissà dove ha messo il sale... la nostra Super Giunta Comunale...) per arrivare in ufficio... sono riuscito a trovare un’edicola munita del nostro Giornale e a leggere il tuo fondo su Sandro Biasotti. Un fondo che evidenzia la passione e l’entusiasmo che Sandro sta mettendo in questo inizio campagna. Un entusiasmo che per essere vincente ha bisogno della definizione di una squadra di candidati capace di coinvolgere e di rappresentare che intorno Biasotti esiste un gruppo di persone capaci ed efficaci in grado di supportarlo nell’azione di governo. Questo più che l’adesione di Udc e altri... può creare quella miscela vincente capace di riportare la nostra coalizione alla guida della Regione. In questo senso la responsabilità dei coordinamenti delle segreterie è molto grande. In questo senso diventa doveroso emarginare chi vede la politica come un sistema di potere e non come un’occasione di servizio e di responsabilità civile.
Enrico Cimaschi
2SUPERMARTA
Matusalemme

e i computer
La Sindaca SuperMarta ha detto: «Non sono Matusalemme, ma una ghiacciata così non la ricordo». Si vede che ha la memoria labile. Ricordo benissimo un'episodio analogo, una quindicina di anni orsono. L'unica differenza è consistita nel fatto che, allora, fui colto impreparato. Ora, grazie a un paio di «click» su un computer, lo sapevo già da ieri sera. Qualora SuperMarta non sia un'internauta, avrebbe almeno dovuto sapere che ieri sera l'aeroporto è stato chiuso per ghiaccio.Cordialità.
Pietro Canepa Croce
2OLTRE L’INGORGO
I vigili compaiono

solo con l’autovelox
Caro dottor Lussana, faccio seguito alla telefonata dell’altro giorno con la quale segnalavo la vergognosa situazione in cui è stata lasciata la città nella giornata di lunedì. Alle ore 15.00, dovendomi recare all'ospedale San Martino, in piazza della Vittoria c'era un ingorgo pazzesco, e nessun vigile a dirigere il traffico, cosa che probabilmente avrebbe attenuato i disagi (forse erano impegnati come spesso avviene con l'autovelox in mano....).
Risultato, ho impiegato più di un'ora ad arrivare all'ospedale. Stessa situazione alla sera: sono partito da piazza Caricamento alle ore 18.15, e per arrivare in via Macaggi ho impiegato un'ora e mezzo; anche in questo caso tutto bloccato in via Frugoni e in via Macaggi (nodo assai trafficato), senza alcun vigile che cercasse di risolvere il problema.


Vorrei sapere quanti sono e come vengono usati i vigili urbani, prontissimi ad elevare contravvenzioni e a nascondersi con gli autolevox, ma introvabili quando realmente servono alla collettività (che paga i loro stipendi).
Grazie, un abbraccio, e tanti sinceri Auguri
Guido Falletti

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