Generali studia due strade per l’Oriente

da Milano

Generali fa il punto sulla bufera subprime. L’analisi della situazione finanziaria creatasi sui mercati mondiali dopo il tracollo dei mutui a rischio americani è stata ieri al centro di un consiglio di amministrazione del gruppo assicurativo, riunitosi nel pomeriggio a Venezia, nella storica sede delle Procuratie vecchie, in Piazza San Marco. I vertici del Leone hanno quindi esposto ai consiglieri alcuni dossier in corso di valutazione per crescere sui mercati orientali: in particolare sul tavolo del cda ci sono un progetto di private equity nell’Est Europa e un altro per rilevare una partecipazione nell’asset management in Cina. Nessuna decisone è stata però presa dal gruppo presieduto da Antoine Bernheim e guidato dai due amministratori delegati Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot. Il Leone ha comunque smentito ogni interesse per il gruppo britannico Rsa (che ieri alla Borsa di Londra ha chiuso in rialzo dell’11%) per cui potrebbe essere invece in corsa la concorrente Allianz.

Infine il direttore generale e direttore finanziario Raffaele Agrusti è stato scelto come dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili della compagnia. Agrusti subentra a Benoit Jaspar, che andrà a ricoprire importanti incarichi all’estero per il gruppo Generali.

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