Economia

Generali, è testa a testa tra Galateri e Siniscalco

C’è Gabriele Galateri in testa alla corsa per la presidenza di Generali. I grandi soci sarebbero già stati sondati nel fine settimana, mentre si preparava la mozione di sfiducia per l’ex presidente Cesare Geronzi. Tra le candidature anche Mario Monti e Domenico Siniscalco

Generali, è testa a testa tra Galateri e Siniscalco

Milano - C’è Gabriele Galateri in testa alla corsa per la presidenza di Generali. I grandi soci sarebbero già stati sondati nel fine settimana, mentre si preparava la mozione di sfiducia per l’ex presidente Cesare Geronzi; il via libera definitivo dovrebbe però arrivare solo nelle prossime ore e non si escludono ancora colpi di scena. Tra le candidature circolate, restano in quota anche quelle dell’economista e presidente della Bocconi, Mario Monti, e del numero uno di Assogestioni, Domenico Siniscalco.

La corsa alla presidenza Mediobanca, primo azionista di Generali con il 13,46% del capitale, non dovrà riunire il comitato nomine per indicare il nome del presidente, che sarà cooptato già domani nel consiglio di amministrazione del Leone, convocato alle 18 a Roma. Un comitato nomine di piazzetta Cuccia, secondo quanto si apprende, dovrà invece riunirsi prima del 30 aprile, probabilmente a ridosso dell’assemblea di Trieste, per indicare il sostituto di Ana Botin, la rappresentante di Santander che ha rassegnato le dimissioni lunedì scorso. Siniscalco si è trattenuto questa mattina per poco meno di un’ora nella sede milanese di Mediobanca. "Una visita di business", ha spiegato lasciando piazzetta Cuccia insieme a un collega di Morgan Stanley, senza però rilasciare commenti sulla sua candidatura al vertice di Generali. "Non dico niente", aveva detto all’ingresso, per poi negarsi anche all’uscita.

Il testa a testa In sede era presente l’amministratore delegato di Mediobanca e vicepresidente di Generali, Alberto Nagel, che non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti fuori dalla sede dell’istituto all’ora di pranzo. Perdono quota le altre candidature circolate subito dopo l’addio di Geronzi: si era parlato, tra gli altri, dell’ex amministratore delegato di Unicredit Alessandro Profumo e del vicepresidente della banca Fabrizio Palenzona. Sembra fuori discussione una presidenza di Francesco Gaetano Caltagirone, vicepresidente vicario di Generali che non avrebbe dato la sua disponibilità per la sostituzione di Geronzi.

A favore della candidatura di Galateri, che concluderà il suo mandato di presidente di Telecom Italia con l’assemblea di martedì 12 aprile, giocherebbero il carattere istituzionale della sua figura e il prestigio del suo nome: tra le altre cose presidente di Mediobanca tra 2003 e 2007, risponderebbe alle esigenze dei soci che avevano visto in Geronzi una personalità troppo "ingombrante".

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