La generazione dei fenomeni ha perso Balotelli, ma il nostro campionato non è certo orfano di talenti, perché sulla linea verde ormai scommettono in tanti. E se nel «dopo Mario» lInter può puntare sul brasiliano Coutinho, Natalino, Biraghi, Faraoni, sul figlio darte Benedetti e sul nigeriano Nwankwo, il Milan risponde con i magnifici sette: Albertazzi, Fossati, Beretta, Strasser (Sierra Leone), Novinic (Slovenia), Oduamadi (Nigeria) e Merkel (Kazakistan).
Sono tanti i ragazzi del 90 e oltre, cresciuti in piena Seconda Repubblica, pronti a fare il grande salto: il portiere doriano Fiorillo e il compagno Soriano, i bianconer Marrone e Giandonato, il genoano Destro (altro figlio darte), il romanista Brosco, il cagliaritano Di Laura e il difensore Caldirola che lInter ha prestato al Vitesse ma che è pronta a riprendere in qualsiasi momento.
Generazione di fenomeni che ha perso il Numero 1
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